
Approvato il nuovo contratto di servizio fra Comune di Viareggio ed I Care per la gestione della ristorazione scolastica: la giunta Del Ghingaro ha deliberato l’atto che, con durata triennale fatta salva la revisione annuale e la possibilità di modifiche, disciplina il servizio di mensa nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado che insistono nel territorio comunale e per il personale dei nidi d’infanzia comunali.
Obiettivo primario del nuovo contratto è quello di intensificare il recupero dell’inevaso senza incidere in alcun modo sull’erogazione del servizio. Inevaso che, su un totale di 800 mila euro, si aggira intorno agli 80mila euro l’anno (il 10 per cento circa). I pasti infatti vengono pagati dai genitori in parte utilizzando l’addebito sul conto corrente, in parte con una carta prepagata che spesso però non viene ricaricata. Con il nuovo contratto l’amministrazione chiarisce che la riscossione è di competenza di I Care la quale dovrà seguire strade precise: quindi sollecitare l’iscrizione al servizio mensa di quegli alunni che, pur usufruendone, ancora non lo sono, verificare le reali difficoltà economiche delle famiglie che non pagano i pasti ed eventualmente segnalare situazioni di disagio ai servizi sociali. Infine, in caso di semplice inadempienza, attivare il recupero coattivo mediante procedure che prevedono anche il pignoramento dello stipendio. Ritoccate infine le tariffe che, riportate al minimo dopo la sentenza del Consiglio di Stato non garantivano la copertura del servizio (per il 40 per cento a carico del Comune): da settembre a pasto si pagherà fino a un massimo di 5 euro nella fascia più alta (Isee sopra i 20 mila euro), contro i 5,67 della tariffa del commissario Romeo e i 4,26 dopo la sentenza Tar.