Pietrasanta, novità per gelaterie e alberghi con la variante urbanistica

La nuova variante al regolamento urbanistico di Pietrasanta incassa l’ok del tavolo tecnico territoriale (Tuet) formato dai tecnici indicati dagli ordini professionali di ingegneri, architetti, geometri, periti e geologi e della commissione urbanistica. Presentate dal vicesindaco e assessore all’urbanistica, Daniele Mazzoni, le norme di variante al regolamento urbanistico hanno quindi incontrato il parere favorevole di entrambi gli organi di consultazione prima del passaggio definitivo in consiglio comunale.
“Grazie alla variante – si legge in una nota del Comune – le attività commerciali stabili come negozi, bar, gelaterie, pizzerie e ristoranti potranno realizzare strutture leggere a corredo dell’attività senza più l’obbligo dello smontaggio: possibilità fino ad oggi preclusa. L’amministrazione comunale di Pietrasanta va così incontro alle richieste dalle categorie economiche, con l’obiettivo di favorire la destagionalizzare del lavoro e delle attività. Monetizzate le aree a parcheggio non reperibili all’interno del lotto, casistica che bloccava gli interventi sul territorio – prosegue la nota – e rimosso anche l’obbligo di cessione di piccole aree al comune. Saranno inoltre ampliate notevolmente la possibilità di nuove aperture nel perimetro del centro storico. Novità anche per gli alberghi: la variante introduce la possibilità di mantenere l’altezza dell’albergo a seguito di demolizione e ricostruzione, opportunità non prevista nell’attuale regolamento che invece prevedeva l’abbassamento della struttura se già edificato ad altezze superiori. Semplificazioni in vista anche per i procedimenti, con l’abolizione della commissione degli esperti per alcune tipologie di intervento. Buone notizie anche per i cosiddetti ‘comparti’: le aree ad uso pubblico potranno essere spostate sul lotto e non saranno più prescrittive”. “Ogni intervento – spiega Daniele Mazzoni – è destinato a sbloccare molti interventi sul territorio. Il regolamento urbanistico ha attuato per ora pochissimi intervertenti. Con la variante si mira invece a incrementare il numero di alloggi da costruire”. E sugli effetti del regolamento approvato dalla giunta Lombardi: “Gli alloggi – analizza Mazzoni – previsti dai comparti sbloccati dopo tre anni dall’entrata in vigore del regolamento urbanistico sono solo il 5 per cento mentre lotti per i quali sono stati presentati i permessi sono solo l’11 per cento. Nessuna edificazione delle previsioni del regolamento urbanistico nei lotti artigianali ed industriali è stata effettuata ed anche le unità di recupero e rigenerazione hanno un’attuazione che non supera il 10 per cento. Sono dati inquietanti perché dopo tre anni dall’entrata in vigore del regolamento l’economia non ha goduto di quello che avrebbe dovuto essere, sulla carta, un volano per rilanciare imprese, sviluppo e lavoro. Non condividiamo la visione politica del territorio del regolamento urbanistico che a nostro parere è recessiva ed abbiamo già approvato ed avviato il percorso che porterà ad individuare i professionisti per la redazione del nuovo piano strutturale e del nuovo regolamento urbanistico”.