
Sconti sui canoni alle compagnie telefoniche? Il Movimento 5 Stelle di Viareggio dice no. “Le antenne – spiega M5S Versilia in una nota – continuano a spuntare sulle nostre teste proliferando come funghi senza alcuna regolamentazione. E intanto l’introito derivante dall’occupazione del suolo pubblico per l’istallazione di postazioni a servizio della telefonia mobile verrà diminuito, così come richiesto dagli stessi colossi delle telecomunicazioni, con l’effetto di apportare minori entrate nelle casse di un comune in dissesto”.
“Ai pentastellati – prosegue la nota -non va giù l’idea di consegnare su un piatto d’argento la città agli appetiti dei grandi gruppi telefonici che continuano a fare quello che vogliono in tema di istallazioni di antenne sulla pelle dei cittadini, per di più d’ora in avanti a prezzo di favore. Tutto questo mentre in Comune si fatica a raschiare il fondo del barile e non si fanno sconti a nessuno, con sforbiciate ai servizi sociali, tariffe e imposte elevate all’ennesima potenza, come di prassi per un comune in bancarotta. Così mentre si arranca su tutti i fronti, l’amministrazione svolge un buon servizio, almeno nei confronti della opulenta lobby delle compagnie telefoniche: da una parte infatti ancora latita il piano per le antenne di cui si parla da tempo e prosegue in piena deregulation la proliferazione selvaggia degli impianti, con tutti gli effetti che ben sappiamo sulla salute dei cittadini, dall’altra proprio in sede di discussione del bilancio è venuta fuori la novità che le compagnie telefoniche hanno chiesto di dimezzare i canoni agitando lo spauracchio di un contenzioso legale. E la giunta che fa? Senza troppe resistenze ha deciso di acconsentire al taglio dei canoni: là dove ad esempio si pagavano 15.000 euro di concessione adesso le compagnie ne pagheranno invece 8.000, è l’esempio riferito dal ragioniere capo”. “Si tratta di una scelta lesiva degli interessi della comunità – tuonano i 5 Stelle – foriera di un danno non da poco per le casse comunali, considerando che con gli introiti derivanti dai canoni si potrebbe contribuire a risolvere i problemi della città e dei suoi abitanti. Un danno che tra l’altro nessuno sa quantificare. A quanto ammonta l’importo totale pagato ad oggi dalle compagnie telefoniche? Non si sa neppure esattamente il preciso numero delle postazioni che insistono sul nostro territorio”. Si parla infatti di una ventina di antenne già in attività, alle quali dovrebbero aggiungersene altre trenta una volta partiti i saldi sui canoni di concessione; canoni che, con la delibera al voto del consiglio, dimezzano il loro prezzo”.