S. Anna di Stazzema, a Villa Bertelli si presenta il libro sulla strage

28 marzo 2017 | 11:17
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S. Anna di Stazzema, a Villa Bertelli si presenta il libro sulla strage

Sant’Anna di Stazzema. Il processo, la storia, i documenti: il libro scritto a quattro mani da Marco De Paolis e Paolo Pezzino sarà presentato sabato (1 aprile), alle 16,30, a Villa Bertelli. “La strage di S. Anna – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Simone Tonini – è un crimine da non dimenticare e per questo l’evento, organizzato dal Comune di Forte dei Marmi in collaborazione con Comune di Stazzema, Regione Toscana, Istituto Nazionale Ferruccio Parri e Viella Libreria Editrice, sarà l’occasione per parlare della necessità di “fare giustizia” anche dopo anni e anni dall’epoca dei crimini. Gi autori di questo volume, che saranno a Villa Bertelli sabato, in ruoli diversi hanno trattato anche le altre stragi nazifasciste che hanno interessato il nostro Paese. Marco De Paolis ha, infatti, diretto la Procura militare della Repubblica di La Spezia dal 2002 al 2008, e qui ha istruito oltre 450 procedimenti per crimini di guerra durante il secondo conflitto mondiale. È stato Pubblico Ministero nei processi per le stragi nazifasciste di Sant’Anna di Stazzema, Civitella Val di Chiana, Monte Sole-Marzabotto, e per l’eccidio di Cefalonia. Attualmente, dirige la Procura militare della Repubblica di Roma mentre Paolo Pezzino ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Pisa ed è stato consulente tecnico della Procura militare di La Spezia nelle indagini sulle stragi nazifasciste in Italia. Coordina il Comitato scientifico del progetto per un Atlante delle stragi nazifasciste in Italia, promosso dall’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia e dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia”.

Il libro ripercorre la storia dal 12 agosto 1944, quando le SS della 16esima Divisione corazzata granatieri si resero responsabili nel piccolo borgo di Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, di uno dei più gravi massacri indiscriminati di popolazione civile durante l’occupazione tedesca. Il processo per l’eccidio, celebrato ad oltre sessanta anni dai fatti al Tribunale militare di La Spezia, è divenuto il simbolo della nuova e singolare stagione giudiziaria relativa alle stragi nazifasciste compiute in Italia tra il 1943 e il 1945, apertasi all’inizio del nuovo millennio. L’indagine e il processo, oltre a rappresentare una importante svolta giudiziaria per le innovazioni nella metodologia delle indagini e nella Giurisprudenza, hanno fornito preziosi materiali agli storici, attraverso l’acquisizione di documenti e testimonianze inedite, che hanno consentito di comprendere, meglio di quanto non fosse stato possibile prima, ciò che era avvenuto quel 12 agosto 1944. Al termine delle indagini furono pronunciate dieci condanne all’ergastolo. Nessuna di esse è stata eseguita.