Del Ghingaro: “Certificato penale pulito per Miracolo, ora qualcuno dovrebbe vergognarsi”

6 maggio 2017 | 08:37
Share0
Del Ghingaro: “Certificato penale pulito per Miracolo, ora qualcuno dovrebbe vergognarsi”

Certificato penale pulito per Fabrizio Miracolo, presidente di Sea Ambiente e Sea Risorse, dopo le richieste arrivate dall’opposizione. E dopo la notizia il sindaco Giorgio Del Ghingaro si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Da mesi e mesi – dice – era in atto una campagna diffamatoria nei confronti di una persona, appartenente alla mia maggioranza e che io ho nominato ai vertici di una azienda partecipata. Protagonisti in primis alcuni esponenti del pd versiliese e viareggino e un sindaco di un comune limitrofo. Nessuno riesce a capire il perchè vero, ma quotidianamente, incessantemente, questi personaggi continuavano a sostenere che il soggetto in questione aveva subito condanne, aveva carichi pendenti, non era degno quindi di ricoprire le cariche alle quali era stato nominato, non poteva svolgere la professione che esercita da tanti anni, non poteva, secondo il loro augusto parere, nemmeno forse uscire di casa, tanta avrebbe dovuto essere la vergogna del tapino. Un tam tam continuo, incessante, fastidioso che ha perfino leso ancora di più i rapporti tra il partito di Renzi e la mia maggioranza, perché ogni volta che veniva raggiunto un accordo, da parte loro si opponeva un ostacolo “Ok su tutto, ma il signor tal dei tali si deve dimettere perché è stato condannato, etc. etc.”. Una situazione imbarazzante, che ha causato dolore a diverse persone”.

“Naturalmente il soggetto in questione – prosegue Del Ghingaro – per sua parola, per parola del suo avvocato, per documenti presentati e certificazioni firmate, ha sempre sostenuto che quanto veniva insinuato sul suo conto era falso: lo ha detto, lo ha scritto, lo ha sostenuto in ogni sede. Ma non bastava agli spargitori di veleno, ai maldicenti ed agli invidiosi. No, non bastava, sono andati oltre. Il sindaco di un comune limitrofo, ha fatto una battaglia inutile, improbabile e illegittima per impedire la nomina del soggetto in questione da parte mia (il sottoscritto invece lo ha nominato e confermato), non pago ha portato in consiglio comunale un ordine del giorno che obbligava, secondo un pensiero ardito, contorto e ridicolo, il sottoscritto ad adeguarsi al volere di un altro comune, e che, a suo dire, avrebbe fatto chiarezza sull’intera vicenda. Si sono susseguite interpellanze, richieste di intervento prefettizio, battaglie politiche, domande di accesso agli atti, una pressione pesante su quel nominativo continua e fastidiosa. Il tutto nella serenitá e piena fiducia della mia maggioranza nei confronti del signore (ho scritto signore non a caso) oggetto dalle tante parole e insinuazioni, anzi, ad ogni nuova provocazione l’istinto di difesa nei suoi confronti aumentava ed ogni nuova illazione non faceva che rafforzarla. Io mi sono sempre limitato a dirgli: “tu lavora, non parlare, Viareggio ha bisogno di quello”. Lui l’ha fatto e anche bene. Fino ad ieri. Fino a quando l’ennesima provocazione fatta nei suoi confronti si è ritorta contro i suoi denigratori, in maniera davvero eclatante”.
“Alcune simpatiche persone – conclude Del Ghingaro – hanno chiesto il certificato penale e dei carichi pendenti del soggetto in questione, a tutte le procure d’Italia, ieri è arrivato il plico di decine e decine di fogli e su tutti c’è scritto: nulla. Cioè: tutto quello che è stato detto nei suoi confronti è falso, tutte le parole infamanti sono calunnie. Mi chiedo ma ora quelle persone che hanno detto bugie per mesi, per motivi che ancora non so, si vergogneranno? Proveranno almeno imbarazzo? Troveranno il modo di chiedere scusa? Io sì, io provo vergogna e imbarazzo per loro. Tanta vergogna”.