Molino: “Tutte le operazioni sui beni comunali sono documentate e pubbliche”

9 maggio 2017 | 12:23
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Molino: “Tutte le operazioni sui beni comunali sono documentate e pubbliche”

“Le pratiche amministrative sono pubbliche e consultabili da tutti, compreso il consigliere Giannotti. Non solo. Riguardo alle alienazioni dei terreni, agli introiti ricavati dalle vendite, agli investimenti effettuati, ho già risposto più volte, sia in sede di consiglio comunale, che attraverso i media. Anche in questo caso, tutti documentabili. Comunque, se ancora il consigliere Fabio Giannotti non ha capito spiego di nuovo”. Il vicesindaco Michele Molino risponde in merito alla gestione dei beni pubblici alla polemica sollevata dalla lista Noi del Forte.

“Torno a ricordare – prosegue Molino – come i beni da noi inseriti nelle alienazioni siano il frutto delle perequazioni urbanistiche volute dalle amministrazioni Bertola-Tucci, dove è mancata la più elementare progettualità. Si chiedano casomai Murzi (fino all’agosto 2016 con la tessera Pd), Giannotti (che invece era in Alleanza Nazionale) e Ghiselli (già vicino ai Cinque Stelle) se questi terreni, sui quali abbiamo cercato di trarre un utile per il paese, sia stato necessario acquisirli. Lo chiedo io a loro, visto che provengono da una compagine politica diversa, fra cui anche quella che ha dato inizio a tutto ciò. L’amministrazione Buratti, infatti, si è trovata a gestire una situazione, che ha visto ricevere in dote al comune, diversi terreni chiusi fra proprietà private (i lotti interclusi) e per questo di difficile utilizzo pubblico. Ha deciso di venderli come verde privato per ricavarne un utile da reinvestire sul territorio, vietando eventuale edificazione ed evitando ulteriori costi di manutenzione. Tutte cose dette e ridette. In sintesi, abbiamo blindato il territorio per evitare nuove e selvagge costruzioni”.
“Mi chiedo – conclude – coloro che adesso appoggiano Giannotti, ma che in passato erano avversari di Murzi, non avrebbero fatto meglio ad evitare tutto ciò? Anche perché queste aree sono state acquisite al patrimonio comunale, come corrispettivo del diritto a costruire, ma rispetto ai valori immobiliari dei privati, al comune sono rimaste le briciole. Noi abbiamo cercato di vendere quelle briciole, valorizzandole al massimo. I ricavi – conclude il vice sindaco – li abbiamo investiti nel territorio, tutti documentabili e consultabili da cittadini e politici”.