Esercito, Capo Stato maggiore in visita a Stazzema

12 maggio 2017 | 15:18
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Esercito, Capo Stato maggiore in visita a Stazzema

ll Capo di stato maggiore dell’esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, e il colonnello Antonio Del Gaudio, comandante del primo reggimento Antares, accompagnati dal procuratore militare Marco De Paolis, hanno visitato il parco nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema ed i luoghi dove il 21 aprile di un anno fa lo squadrone ‘Antares’ ha provveduto al ricollocamento della lapide con i nomi della strage nazista con una operazione di grande effetto. I rappresentanti dell’Esercito si sono a lungo intrattenuti con i superstiti della strage che hanno avuto modo di raccontare la propria storia personale e “si è creato un tangibile senso di commozione”, come è stato sottolineato. Dopo la visita all’Ossario e alla lapide ricollocata, la delegazione ha visitato la chiesa di Sant’Anna di Stazzema e la piazza dove furono uccisi 132 delle 560 vittime e quindi il museo storico della resistenza di sant’Anna. Qui il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, ed il Capo di Stato maggiore dell’esercito, Danilo Errico, hanno sottoscritto una pergamena che ricorda l’amicizia che si è creata con l’Esercito per la missione svolta lo scorso anno e come “Sant’Anna di Stazzema, forte della sua memoria e dei valori della nostra Repubblica Italiana, è diventato luogo di dialogo e di perdono favorendo l’amicizia tra i popoli con uno sguardo verso le giovani generazioni”.

“Corre l’obbligo di ringraziare a ancora una volta l’Esercito per quanto ha fatto per la memoria delle vittime di Sant’Anna di Stazzema – ha commentato il sindaco Maurizio Verona – che sono il simbolo delle vittime di tutte le guerre dove sempre di più muoiono donne, vecchi e purtroppo bambini. Credo che sia significativo che l’Esercito abbia voluto rendere omaggio a questo luogo di pace e dialogo e sono rimasto colpito dalla partecipazione che vi è stata a livello di emozioni comuni. Ringraziamo ancora una volta il primo reggimento Antares di Viterbo che ci ha invitati ufficialmente ad una visita alla loro caserma per proseguire in questo rapporto di amicizia. Ringraziamo il procuratore Marco De Paolis che ci mise in contatto con l’Esercito perché la missione fosse possibile”.