Balneazione, Del Ghingaro attacca Del Dotto: “Non ci facciamo prendere in giro”

Il sindaco del Comune di Viareggio Giorgio del Ghingaro passa all’attacco del primo cittadino Alessandro Del Dotto, sempre sul tema della balneazione. Il motivo della discordia è la richiesta di convocazione della commissione di vigilanza che ieri Del Ghingaro ha avanzato a Camaiore. Suscitando una replica stizzita di Del Dotto.
“In tempi di post verità può essere una scelta quella di mescolare le carte e far apparire trasparente quello che trasparente non è. Tuttavia – aggiunge Del Ghingaro – non siamo qua a farci prendere in giro da mezze verità e da alcune cifre buttate a caso sul piatto, – afferma- intorno al tavolo della balneazione siedono insieme a noi, i cittadini dei nostri comuni, le imprese che di turismo vivono, la credibilità del nostro territorio. Noi questo lo sappiamo bene e ci sentiamo una grande responsabilità sulle spalle ogni volta che ci troviamo a fare i conti con l’inesperienza, l’approssimazione, la piaggeria di altri. Per questo è bene fare alcune precisazioni riguardo le affermazioni, alcune azzardate, altre palesemente false, del sindaco del comune di Camaiore. Partiamo dalle bugie: non c’è stata alcuna votazione durante il comitato regionale di sorveglianza al quale ha preso parte l’assessore Pierucci. Si è trattato di una riunione consultiva nella quale si è preso atto, e discusso, una prima bozza di accordo di programma che avrebbe poi dovuto essere esaminata dai tecnici. Non solo, già in quella sede il Comune di Viareggio aveva evidenziato la necessità di un piano di comunicazione trasparente ed efficace di tutti i dati relativi alle risultanze della sperimentazione in corso, e chiesto che fosse spiegata più chiaramente la parte riguardante gli eventuali costi, in considerazione sia del fatto che il Comune di Viareggio non intende sostenere spese aggiuntive, sia degli importi già spesi dal Comune di Camaiore quale ente capofila per la sperimentazione, che ammontavano a circa 900mila euro, a fronte dei 770mila euro stanziati dalla regione. Ringraziamo ovviamente gli uffici del Comune di Camaiore per le specifiche e tabelle varie inviate ieri alla stampa e, sottolineo, solo alla stampa”.
“Tuttavia la nostra richiesta è un’altra: visto che, come da verbale della riunione – prosegue il sindaco di Viareggio – i costi eccendenti il finanziamento regionale sarebbero, sempre secondo Camaiore, a carico dei comuni beneficiari – quindi Camaiore, Viareggio e Pietrasanta – vogliamo sapere il dettaglio di quanto è stato speso quando il Comune capofila puntava tutto sulla ionizzazone e quanto per il piano B, l’acido peracetico. Perché stando così i fatti, e ribadiamo è tutto a verbale, secondo il sindaco del Comune di Camaiore i cittadini dovranno pagare due volte per le sue scelte azzardate, prima attingendo dai fondi della regione, poi da quelli dei comuni interessati. Fermo restando che Viareggio non è d’accordo, almeno si sappia come e quanti soldi sono stati buttati in un progetto che in un primo momento era stato presentato come la panacea di tutti i mali e che poi invece non ha avuto alcuna riuscita”.
“Vogliamo quindi sapere i costi di personale impiegato, professionisti interni ed esterni, amministrativi, quanto è stato speso per l’acquisto dei materiali, per il monitoraggio: il tutto diviso fra piano A e piano B. Insomma un dettaglio preciso. Ribadisco – conclude Del Ghingaro – se non c’è la sufficiente preparazione, si faccia un passo indietro: chi di dovere prenda atto di un fallimento, l’ennesimo, prima di buttare a mare (è il caso di dirlo) ulteriori centinaia di migliaia di soldi pubblici. La priorità non può essere quella di salvare la faccia in vista delle elezioni: l’unico interesse deve essere rivolto alla salute dei cittadini, e alla stagione balneare, che è ormai iniziata ancora una volta senza sicurezza alcuna, ancora una volta con mille promesse ben lontane dall’essere mantenute”.