Viareggio, menù toscano a scuola e festa a Villa Borbone

Continuano gli appuntamenti di A scuola con gusto, il progetto di educazione alimentare e sensoriale promosso dal Comune di Viareggio d’intesa con I Care e il centro educazione del gusto di Prato. Domani (24 maggio) nelle mense delle scuole arriveranno i piatti e i prodotti della Toscana: una proposta che mira a valorizzare i prodotti del territorio, le loro qualità e la loro storia.
In particolare il menù prevede la pasta al ragù con fondo di cipolla rossa toscana, il formaggio pecorino toscano con insalata mista e per dolce il buccellato di Lucca. Per l’occasione anche l’assessore con delega all’istruzione Sandra Mei, sarà a pranzo insieme ai bambini della scuola dell’infanzia Morganti. Grande festa poi a Villa Borbone, aperta alle scuole e alle famiglie di Viareggio, in programma per sabato (27 maggio) dalle 15,30. La giornata inizierà con il saluto dell’assessore Sandra Mei e la relazione, a cura del centro educazione del gusto di Prato, sulla decima edizione del progetto A scuola con gusto. Saranno poi a disposizione delle scuole delle aree espositive dove alunni e insegnanti potranno parlare delle loro esperienze. Infine Gustiamoci la merenda, un break offerto a tutti i partecipanti realizzato con i prodotti del territorio e preparato dall’istituto alberghiero Marconi, con il contributo di I Care, Alisea e Cittadella della pesca. Il progetto A scuola con gusto ha ottenuto il patrocinio del Miur (ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca), è promosso dal Comune di Viareggio, da Asp – azienda speciale pluriservizi che gestisce la mensa scolastica e dal centro di educazione del gusto di Prato, centro di formazione, ricerca, comunicazione sull’educazione sensoriale, alimentare e del gusto. “Un approccio nuovo all’educazione alimentare – commenta l’assessore Mei – basato sulla riscoperta del gusto e sull’utilizzo dei sensi, la sperimentazione didattica in età precoce già a partire dalle scuole dell’infanzia, la creazione di una rete nel territorio, che coinvolge, alunni, docenti e famiglie e produttori locali: una decima edizione ricca di successi e una festa che sarà partecipatissima. Perché a mangiare bene si insegna – conclude – ma soprattutto si impara”.