Bertola: “Ecco il nostro piano per la sicurezza urbana”

24 maggio 2017 | 14:05
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Bertola: “Ecco il nostro piano per la sicurezza urbana”

Giampaolo Bertola illustra il piano integrato di sicurezza urbana, inserito nel programma elettorale del candidato e delle cinque liste che lo sostengono (Il Futuro nelle Radici, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Insieme per Crescere): “Daremo massima priorità alla “sicurezza”, – dice il candidato sindaco del centrodestra – rendendo percettibile nella popolazione un’azione concreta di prevenzione e controllo del territorio. Troppo spesso questo tema è stato sfruttato esclusivamente per scopi elettorali – propagandistici, lasciando irrisolto il problema. Sentirsi sicuri nel proprio Comune è un diritto fondamentale di tutti i cittadini e un bene comune, da ottenere anzitutto con idonee strategie di prevenzione. Riteniamo infatti che una maggiore presenza di forze di polizia sul territorio e l’installazione di telecamere non possano, da sole, risolvere il problema. Per questo affronteremo questo ambito globalmente, con tutti gli strumenti e i mezzi necessari”.

“La sicurezza urbana è definita in particolare come il bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire con il contributo attivo del Comune attraverso diversi interventi: riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati; eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale; prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio; promozione del rispetto della legalità; più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile. Secondo noi la risposta alla domanda di sicurezza deve avere un approccio innovativo, attuale, proporzionato e commisurato alle variegate tipologie di minaccia, attuando diversi percorsi che abbiamo chiamato Sistema integrato di sicurezza. Questo insieme di interventi, in un quadro di interazione di soggetti istituzionali, sarà sovrinteso e coordinato da una specifica figura professionale, che si occuperà 7 giorni su 7 di questa problematica, riferendo direttamente al Sindaco; il suo compito consisterà nel realizzare le misure operative e i percorsi idonei a dare risposta al bisogno di sicurezza a 360 gradi, mediante specifici interventi integrati tra i vari ambiti di competenza comunale (il decoro, il sociale etc…), in coordinamento con le istituzioni, le associazioni e tutti i soggetti preposti alla sicurezza pubblica e privata, in attuazione di quelle prerogative che la legislazione italiana e comunitaria conferiscono al Sindaco in questo specifico e delicato settore. Queste le principali azioni che rientrano nel nostro sistema: dialogare costantemente con i gruppi di controllo di vicinato e con tutti i cittadini, fondamentali sentinelle del territorio che, all’interno del progetto frazioni e dei centri sicurezza che verranno istituiti, saranno coinvolti nella pianificazione degli interventi, con la possibilità di interagire costantemente con i rappresentanti di zona e con il responsabile della sicurezza urbana, nell’ambito di riunioni settimanali aperte; collocare telecamere nei punti strategici del Comune, collegandole con i sistemi centrali di vigilanza di pubblica sicurezza in modo da assicurare un effettivo controllo in tempo reale; concedere incentivi con sgravi a privati e ad attività, per l’acquisto di sistemi di video sorveglianza, per ottenere un controllo esteso del territorio; potenziare l’illuminazione pubblica per rendere la vita difficile ai delinquenti, favoriti dal buio; applicare il nuovo decreto sulla sicurezza urbana integrata, che concede ai sindaci il potere di ordinanza, introduce un sistema sanzionatorio e la possibilità di istituire la polizia di prossimità, ossia un servizio caratterizzato da una presenza capillare delle forze dell’ordine sul territorio, organizzato in modo da avvicinarle alla comunità di riferimento. In questo ambito rientrano, ad esempio, il poliziotto di quartiere e l’apertura di sedi di sicurezza urbana (corrispondenti alle ex circoscrizioni) con uffici per le relazioni con il pubblico, servizi per denunce a domicilio riservati ad anziani e portatori di handicap; sottoscrivere i patti per la sicurezza urbana tra il prefetto e il sindaco, che individuano interventi per la prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e azioni di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente degradate; promuovere il rispetto del decoro urbano e della legalità, anche con iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita (occupazione arbitraria di immobili, smercio di beni contraffatti o falsificati, etc…); adozione da parte del sindaco di ordinanze per eliminare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, contro l’accattonaggio, l’imbrattamento, la mendicità molesta, l’abusivismo commerciale, il disturbo della quiete pubblica, l’insediamento di campi nomadi, la prostituzione; in questa materia verrà adottato un apposito regolamento. Le ordinanze contingibili e urgenti che il sindaco adotterà (quale ufficiale del Governo ex articolo 54 testo unico enti locali), saranno dirette a prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, fenomeni di abusivismo (come l’illecita occupazione di spazi pubblici) o di violenza, anche legati all’abuso di alcool o all’uso di sostanze stupefacenti; far rispettare le ordinanze in materia di sicurezza, con l’applicazione di sanzioni amministrative da 100 a 300 euro per coloro che limitano la libera accessibilità e la fruizione delle infrastrutture ferroviarie e di trasporto pubblico locale; i proventi delle sanzioni verranno destinati all’attuazione di iniziative di miglioramento del decoro urbano; sempre in ambito sanzionatorio sarà utilizzato l’ordine di allontanamento e divieto di accesso rivolto per iscritto e la sua violazione sarà soggetta a sanzioni pecuniarie, aumentate del doppio e successivamente, in caso di reiterazione; qualora dalla condotta tenuta possa derivare pericolo per la sicurezza, verrà disposto il divieto di accesso a una o più aree comunali; utilizzare gli agenti in strada per ripristinare la sicurezza: la polizia municipale deve contrastare l’abusivismo e il degrado, anziché essere impiegata solo per multe e compiti burocratici; disponendo di più agenti in strada, si andrebbe incontro alle esigenze dei cittadini che chiedono maggiore vigilanza; impiegare con costanza, fin dal primo giorno di mandato, pattuglie in borghese (evitando, ad esempio, le fughe di venditori abusivi alla vista degli agenti in divisa); coinvolgere le tante associazioni locali per un maggior presidio del territorio; queste potrebbero essere utilizzare per dirigere il traffico davanti alle scuole o per controllare i parcheggi invasi da abusivi. In questo modo avremmo più personale da destinare alla sicurezza; realizzare un piano contro il degrado e il recupero delle aree dismesse e degradate, con l’applicazione di politiche di ristrutturazione del patrimonio edilizio e urbanistico, per garantire quartieri più sicuri; per questo saranno previsti investimenti importanti da parte del Comune, intercettando finanziamenti sovra comunali e favorendo, con incentivi e sgravi, le spese per la “sicurezza” da parte di cittadini e commercianti; approvare un nuovo regolamento di polizia urbana (l’attuale risale al 2003 ed è quindi totalmente obsoleto rispetto alla realtà attuale), con un intero capitolo dedicato alla “sicurezza urbana”; incrementare il numero di agenti della polizia municipale, con una loro formazione specifica in tema di “sicurezza urbana”.
“Solo attraverso un sistema organico e integrato di interventi – conclude – potremo incidere sui tratti fondamentali della società insicura. Coordinandoci con l’azione dello Stato, che deve garantire la sicurezza pubblica, daremo incisività al controllo dell’intero spazio della vita sociale, aumentando la coesione nella convivenza e costruendo un ambiente urbano sostenibile e a misura d’uomo”.