Via Provinciale, Daddio propone l’alternativa per evitare i disagi

25 maggio 2017 | 10:45
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Via Provinciale, Daddio propone l’alternativa per evitare i disagi

Una “via di fuga” per evitare i disagi di interruzioni sulla strada provinciale e al Ponte di Sasso. E’ quella che propone il candidato sindaco a Camaiore Marco Daddio, bocciando le alternative proposte dagli altri candidati in lizza. “La passata amministrazione comunale, per intendersi quella 2007/2012 – afferma -, ha tentato di realizzare una vera e propria strada alternativa alla via Provinciale compresa fra la rotatoria del Ponte alla Gora e il Ponte di Sasso. L’input era stato quello di ovviare a possibili interruzioni della viabilità nel tratto davanti all’Incaba per eventi eccezionali, ma poi la grandeur del sindaco Bertola aveva prevalso sulla ragione”.

“Per fortuna – aggiunge Daddio – comitati spontanei di cittadini e la non compattezza della coalizione bloccarono l’investimento plurimilionario dell’opera che avrebbe ingessato per almeno quattro anni il bilancio comunale. Il quinquennio di Del Dotto niente ha fatto per affrontare questa problematica da non sottovalutare e quindi ci ritroviamo nel 2017 come ci lasciarono i protagonisti del cosiddetto periodo delle vacche grasse. Verificando con cura e con la mente aperta la zona, ho individuato una soluzione che ho subito etichettato come l’uovo di Colombo tanto era evidente nella sua semplicità. Dalla rotatoria del Ponte alla Gora – spiega ancora Daddio – si scende sotto-strada e si costeggiano i capannoni industriali, area già percorribile con i mezzi pesanti; si riprende la Provinciale al limite della proprietà Incaba e, dopo circa trenta metri, ci si immette sul ponte che porta agli ex Macelli. Qui si gira a destra sotto-strada e si raggiunge la zona ex rampa di carico della Sea, infine ci si collega con la via Duccini con un tratto stradale già presente. Con questo tracciato, in casi di emergenza, si può entrare ed uscire da Camaiore senza problemi. Investimento economico irrisorio, accordo con la proprietà privata per l’uso del primo tratto (potrebbe essere stipulata una convenzione che preveda la manutenzione del manto stradale a carico del Comune) e il gioco è fatto”.