Bertola: “Bilancio, l’amministrazione Del Dotto bluffa”

26 maggio 2017 | 08:57
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Bertola: “Bilancio, l’amministrazione Del Dotto bluffa”

“L’amministrazione Del Dotto, che ha fatto dell’onestà e della trasparenza una bandiera, ha falsificato e continua a falsificare dati oggettivi”: Va all’attacco il candidato sindaco Giampaolo Bertola in relazione ai dati diffusi in questi giorni in merito alla situazione debitoria del Comune di Camaiore.

“Il dato iniziale del debito residuo al 31 dicembre 2012 non è 55.387.461,07 di euro, come pubblicato dall’assessore Marcello Pierucci, ma 52.387.461,07 di euro: una differenza di partenza notevole di oltre 3.000.000,00 di euro. Il debito residuo da indebitamento viene infatti calcolato sommando al debito residuo dell’anno precedente i nuovi mutui assunti nel 2013 da Del Dotto e togliendo la quota capitale pagata. Dal 2013 al 2017 sono stati accesi nuovi prestiti per un totale di oltre 13.000.000 di euro; negli stessi anni la quota del debito residuo è stata ridotta per la naturale estinzione di alcuni mutui. L’abbassamento del debito, quindi, sarebbe in ogni caso fisiologica e non certamente ottenuta con atti specifici dall’Amministrazione Del Dotto, che tuttavia la “sbandiera” come se fosse un obiettivo raggiunto grazie a loro. Tutti questi dati possono essere verificati sul sito del Comune di Camaiore, nella sezione dedicata alla trasparenza degli atti”.
“Già queste cifre, da sole, sono sufficienti a dimostrare la mistificazione portata avanti dall’attuale amministrazione, che si diverte a giocare con i numeri – prosegue Bertola – Ma il fatto ancora più sconcertante è l’importo dei mutui contratti nel 2017 per finanziare i lavori elettorali, spesso eseguiti senza una logica e con notevole spreco di soldi. Il Comune di Camaiore ha dovuto affrontare 5 anni praticamente senza interventi e senza manutenzione del territorio, con una diminuzione costante dei servizi e un aumento di tasse e tariffe. L’attuale giunta ha sempre giustificato il proprio immobilismo e la mancanza di iniziativa con l’assenza di risorse; ma a pochi mesi dalle elezioni, improvvisamente, questi soldi sono stati trovati, visti i lavori intrapresi in questi ultimi tempi. Peccato che gli interventi eseguiti, in mancanza di una seria programmazione a lungo termine, si siano rivelati, per la maggior parte, disorganici e dispersivi, frutto di una incompetenza disarmante. In che modo l’illuminato e lungimirante sindaco Del Dotto e il suo assessore ai lavori pubblici Marcello Pierucci hanno trovato i finanziamenti per questi lavori? Ovviamente con nuovi mutui, contratti tutti all’inizio del 2017, in modo da non pesare nel bilancio dell’anno precedente e non far crescere, solo apparentemente, il debito del Comune. Con gli oltre 4 milioni presi in prestito, così come attestato nel bilancio di previsione 2017, l’indebitamento subirà un’ulteriore impennata, che verrà conteggiata a fine anno, ossia dopo le elezioni. All’assessore al bilancio Marco Mecchi devono essere sfuggite queste cifre, altrimenti non potrebbe certo parlare di diminuzione della spesa pubblica. Naturalmente per fare lavori servono soldi, che vengono legittimamente trovati anche attraverso i mutui che in definitiva producono benessere, con un effetto volano sul turismo e sull’indotto che produce ricchezza e alla fine minor tassazione; ma l’attuale amministrazione ha seguito una logica veramente senza senso: assurdo indebitare le casse comunali con milioni di euro, senza tuttavia avere un quadro d’insieme omogeneo dei lavori da svolgere. Un Comune lo si amministra con una seria pianificazione e non con l’improvvisazione: un mandato amministrativo dura 5 anni, tempo sufficiente per fare una ricognizione delle necessità di un territorio, stabilire un piano delle priorità e passare poi agli interventi, con una cadenza regolare, salvo ovviamente urgenze e imprevisti. Il sindaco Del Dotto ha trascorso invece 4 anni e mezzo a cercare, senza successo, errori e pecche delle passate amministrazioni, dimenticandosi di governare. Il malcontento dei cittadini non può certo essere placato con qualche asfaltatura o intervento dell’ultimo momento. Anche quella che doveva essere l’opera chiave dell’attuale Amministrazione, ossia il progetto nella zona Bussoladomani, si è rivelata un enorme buco nell’acqua: sono stati spesi oltre 900.000,00 euro per una semplice riqualificazione di un’area verde, senza prevedere strutture al coperto, che ne avrebbero consentito l’utilizzo in tutti i mesi dell’anno. E i lavori sono stati condotti in modo talmente disorganizzato, che l’apertura è slittata all’autunno, stagione notoriamente molto adatta per concerti e spettacoli all’aperto! Come pensa di utilizzare l’area durante l’inverno? Da Renato Zero e i Rolling Stone annunciati con enfasi dal Primo Cittadino, siamo finiti ad una finta inaugurazione, a pochi giorni dal voto, per salvare le apparenze”.