Welfare a Viareggio, un help center e una farmacia alla stazione

26 maggio 2017 | 14:41
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Welfare a Viareggio, un help center e una farmacia alla stazione

Contrasto all’emarginazione grave: questo il primo obiettivo del piano di riorganizzazione del welfare, approvato dalla giunta Del Ghingaro e presentato questa mattina (26 maggio) dall’assessore Gabriele Tomei ai membri della commissione sociale.

Tra le novità, l’help center nei locali messi a disposizione all’interno della stazione da Fs: 150 metri per una nuova farmacia di I Care, e altri 70 metri quadri dove vedrà la luce un servizio di informazione per le persone che richiedono servizi “a bassa soglia”, (asilo notturno, pasti caldi, medici volontari, vestiario), gestito dalle associazioni di volontariato.
In queste stanze la Caritas garantirà anche una presenza almeno ogni quindici giorni di un medico, non per le visite ma unicamente per le prescrizioni: con tale ricetta i cittadini potranno usufruire del servizio di consegna farmaci gratuito. In pratica basterà andare alla farmacia e ritirare i farmaci che I Care avrà preventivamente raccolto dalle case farmaceutiche attraverso il meccanismo consentito dalla legge 166/2016 detta del Buon Samaritano.Infine una unità di strada: ovvero una macchina con dei volontari che, insieme ai vigili urbani, sarà sul territorio per monitorare i casi di persone in strada, ed eventualmente indirizzarli verso il pronto soccorso, il dormitorio eccetera. Sempre in sede di commissione è stato presentato anche il nuovo regolamento dell’emergenza abitativa all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
“Il vecchio regolamento risaliva al 2010, ed era stato rivisto nel 2012 – commenta Tomei – nel 2015 però è intervenuta una modifica della legge regionale del 1996 che ha cambiato molti criteri. Era quindi necessario rivedere il nostro regolamento sia per adeguare i criteri di accesso a quelli previsti dalla nuova normativa, sia perché, così com’era, il vecchio regolamento affidava al servizio sociale decisioni eccessive e che esulavano dalle loro competenze”.
Sostanzialmente il nuovo regolamento sarà diviso in due titoli. Il primo disciplina l’emergenza abitativa ordinaria, ovvero le situazioni di inserimento abitativo temporaneo di soggetti in condizioni di emergenza ma che avrebbero avuto i requisiti per la casa popolare. “In questa prima parte – spiega ancora Tomei – riprendiamo integralmente il testo della legge 96 del 1996 modificata con la legge 41 del 2015”.
Il livello di reddito massimo per accedere al servizio è pari a 8mila euro l’anno di Isee (la metà dell’Isee richiesto per l’alloggio popolare). Responsabile del procedimento l’Ufficio casa.
Il secondo titolo è l’Emergenza abitativa in ambito sociale che compete invece al servizio sociale: a questa afferiscono situazioni di tipo socio assistenziale o socio sanitario che attualmente sono gestite attraverso il Ferrhotel, e Casa Tosca a Torre del Lago.
“Un ottimo risultato – commenta Tomei – al quale siamo arrivati grazie ad un percorso condiviso con gli uffici casa e sociale per quanto riguarda il Regolamento e con le associazioni che si occupano di marginalità per quanto riguarda il progetto per il contrasto alla povertà. Viareggio ha un gran bisogno di personale qualificato, serietà negli interventi, continuità e garanzia di professionalità adeguate. Con questi nuovi strumenti dei quali ci siamo dotati – conclude – abbiamo iniziato un percorso virtuoso che poterà risultati sia sul breve che sul lungo periodo”.