Inaugura la mostra ‘Paesaggio dentro’ alla galleria Susanna Orlando

3 luglio 2017 | 12:37
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Inaugura la mostra ‘Paesaggio dentro’ alla galleria Susanna Orlando

Inaugura sabato (8 luglio) alle 19 alla galleria Susanna Orlando di Pietrasanta la mostra Paesaggio dentro di Aryan Ozmaei e Giuseppe Vassallo a cura di Pietro Gaglianò.
“Il paesaggio, soggetto prediletto dall’iconografia tradizionale della pittura – scrivono gli organizzatori – è nel 21esimo secolo un tema in cui confluiscono questioni estetiche e politiche, legate alla trasformazione dei linguaggi dell’arte, all’identità individuale, al senso dell’arte stessa nel suo rapporto con il mondo. Il paesaggio dentro presenta il lavoro di due artisti che traducono in pittura la loro relazione dinamica con gli scenari che li circondano. Il paesaggio non è solo uno spazio naturale o antropizzato, ma il luogo della rappresentazione culturale: la dimensione in cui trovano posto dati culturali, narrazioni collettive e tutti i crocevia culturali.  Aryan Ozmaei e Giuseppe Vassallo provengono da formazioni e esperienze diverse. Iraniana da anni a Firenze, Ozmaei nelle sue opere di grande formato congiunge elementi della tradizione natia con ampi riferimenti alla storia dell’arte europea e americana. Nel suo lavoro il paesaggio naturale assume forme stilizzate, come se fosse il trasferimento da un motivo ornamentale, e traspare negli interni architettonici dove donne e uomini si muovono in una rete di simboli, superando la distinzione aneddotica tra Oriente e Occidente in una sintesi di grande autonomia formale e intellettuale”.

“Il lavoro di Vassallo – prosegue la nota –  si compone come un mosaico di estetiche della sua Sicilia, tra tagli cinematografici e sensualità delle forme, dove il paesaggio si dispiega in tutta la sua cupa grandezza come teatro delle vicende umane. La storia dell’arte si sovrappone a strati e poi precipita, letteralmente, nella pittura di Vassallo, andando oltre i generi e le citazioni: lo sguardo è obbligato a muoversi lungo il perimetro della rappresentazione, spiazzando lo sguardo, mettendo in crisi la concezione di paesaggio culturale che l’osservatore occidentale è abituato a coltivare. Superamento dei confini e rivisitazione del concetto di appartenenza sono gli elementi che ispirano la ricerca di entrambi gli autori che, attraverso la pittura, mettono in scena la cronaca di un proprio spostamento attraverso il visibile: un viaggio conoscitivo, di identificazione della propria posizione e della propria labilità nel mondo”.
La mostra resterà aperta fino al 5 agosto dal lunedì alla domenica dalle 11 alle 14 e dalle 17 alle 24 nella sede di via Stagio Stagi.