
Pineta di levante, riqualificazione in corso: in attuazione il piano comunale di anti-incendio boschivo che punta tutto sulla prevenzione e mira a creare percorsi di intervento rapidi con il duplice obiettivo di risanare le zone colpite dal mazzucocco e di creare delle fasce tagliafuoco. Un progetto predisposto dalla Protezione civile comunale, in collaborazione con l’Ente parco Msmr che ha rilasciato il nulla osta, (e contemplata anche tra le azioni preventive del Piano regionale toscano Aib) finalizzato per le stagioni ad alto rischio e redatto in conformità alle normative regionali e nazionali (Legge 353/00, L.R.T. 39/00 con particolare riferimento al Piano operativo Aib 2014 – 2016 redatto dalla Regione Toscana secondo l’art. 74 L.R. 39/00). Sempre in tema parco, l’11 luglio prossimo è prevista la visita dell’assessore regionale Federica Fratoni che, insieme al sindaco Giorgio Del Ghingaro, all’assessore Maurizio Manzo, al consigliere Luigi Troiso e ai tecnici del Comune, farà un sopralluogo all’interno della pineta per valutare personalmente esigenze e priorità.
“In questi giorni all’interno della pineta sono al lavoro i boscaioli che stanno tagliando le piante malate – spiega l’assessore con delega alla Protezione civile Maurizio Manzo -. Lo scopo è quello di creare una fascia che possa separare nettamente la pineta di Levante a monte di via Balipedio con il lato mare maggiormente colpito dal mazzuccocco”.
I pini colpiti dal mazzucocco infatti, per difesa naturale, emettono grandi quantità di resina fortemente infiammabile. Le piante sono quindi ad altissima pericolosità perché, oltre ad essere più facile l’innesco, un eventuale incendio si propagherebbe a velocità superiore. Inoltre l’eccessiva vicinanza tra le chiome fa si che il parassita si propaghi facilmente da una pianta all’altra ma non solo: in caso di fuoco anche le fiamme non trovando soluzione di continuità, sarebbero molto difficili da spengere.
“Da qui la necessità di creare una barriera all’interno della pineta – continua l’assessore -: una sorta di strada tagliafuoco, che da un lato impedisca la propagazione del mazzucocco, dall’altro eviti che un incendio devasti tutto il territorio, com’è accaduto invece purtroppo in altre località della Toscana”.
Una seconda fascia tagliafuoco verrà poi realizzata anche dietro i locali che punteggiano la marina.
La massa legnosa tagliata, verrà portata via ogni tre giorni per ragioni fitosanitarie: l’intervento di rimozione dei pini malati sarà seguito in autunno dalla ripiantumazione, grazie ai fondi del programma di sviluppo rurale che vede Viareggio tra i Comuni che hanno presentato un piano di intervento.
“Oltre all’altissimo interessa naturalistico e culturale, intorno alla Pineta ci sono abitazioni, attività: un piano di questo tipo è indispensabile – continua l’assessore – per non correre rischi e per una corretta gestione delle emergenze in bosco. Si sviluppa in 4 fasi: pattugliamento in bosco ogni giorno dalle 13 alle 20, allarme, intervento, bonifica sia manuale che con mezzi meccanici”. Il piano prevede in particolare: la convenzione con le associazioni volontarie specializzate che garantiscono uomini e mezzi h24 per tre mesi, una collaborazione con i vigili del fuoco, il pattugliamento del bosco non solo a fini antincendio ma anche anti bracconaggio, bivacchi e discariche abbandonate, la presenza di un direttore operazioni del Comune di Viareggio o provinciale che garantisca il coordinamento delle operazioni, apparati radio collegati con la sala operativa regionale che supporta le operazioni e integra risorse in caso di richiesta.
Qualche numero: la pineta di Levante copre circa 500 ettari: insieme a quella di Ponente e all’area lacustre fanno circa 1/3 del territorio di Viareggio. Nell’arco dello scorso anno gli incendi sono stati 6, per un totale di 2,5 ettari di bosco bruciato, che hanno richiesto 8 ore di elicotteri in volo e 46 ore di uomini e mezzi sul posto.
“E’ importante nel bosco tenere sempre un comportamento rispettoso dell’ambiente – continua l’assessore -: non lasciare rifiuti, non accendere fuochi, non fumare e, in caso di mezzi antincendio in azione, non intralciare le operazioni”.
“Fondamentale chiamare subito il 115 quando c’è presenza di fumo. La collaborazione di tutti – conclude l’assessore – per la salvaguardia del polmone verde della nostra città”.