Alla Versiliana protagoniste le poesie di Alfredo Lucifero

10 luglio 2017 | 10:24
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Alla Versiliana protagoniste le poesie di Alfredo Lucifero

Sarà la poesia di Alfredo Lucifero la protagonista dello spettacolo che andrà in scena alla Versiliana domani (11 luglio) nell’ambito del Caffè Chantant e per la 38esima edizione del festival della Versiliana.

Poesia è teatro- Ulisse per sempre è questo il titolo dello spettacolo nato da un’idea di Massimiliano Simoni, direttore artistico del festival e di Andrea Buscemi che vedrà il celebre attore interprete delle poesie di Lucifero insieme a Livia Castellana e Martina Benedetti accompagnati dalla musica dal vivo di Pantaleo Annese e Dino Mancino.
Lo spettacolo inizia alle 21,30 ed il costo è di 10 euro.
“Come un atto dovuto, in questa serata noi diamo voce ad un vero poeta. – commenta Buscemi – Nei tempi sempre più sgangherati che ci tocca vivere, dove automobili e televisori pare abbiano vinto, Alfredo (che è stato e resta Ulisse che cerca virtute e canoscenza) si staglia finalmente come un vero poeta, e come pochi stupisce e consola. Ci fa quasi sperare che non tutto è perduto, offrendoci il miracolo di quell’autentico atto di suprema umanità che solo la poesia può generare e che pareva obliato per sempre”.
“Insistendo a celebrare la conciliazione fra Dioniso e Apollo, fra irrazionale e razionale, la poesia, che pure porta con sé una perpetua inafferrabilità, come del resto la vita stessa , rimane per l’uomo il necessario contrappunto all’esistenza, il mezzo lieve e grave attraverso il quale spiegarsi e spiegare. Attraverso di essa – prosegue Buscemi – l’uomo non smette di percepire Dio, risvegliandosi a tratti perfino dall’assuefazione in cui parrebbe precipitato in questi tempi bui. Così, nel degrado di questa nostra epoca imbarbarita, i veri poeti riescono pur sempre a realizzare quel piccolo miracolo laico ipotizzato a suo tempo da Dostoevskij che ci diceva: è vero che due più due fa quattro, ma sarebbe molto meglio che facesse cinque”.
“Non a tutti, si sa, tocca il privilegio del miracolo poetico: così come non a tutti è dato il talento. Anzi, sono pochi, pochissimi i Luzi, i Leopardi, i Caproni, Quasimodo, Montale, Ungaretti. Essi con la loro poesia – conclude l’attore – hanno spiegato la vita quando la vita ancora pareva umana, intorno a noi non sfrecciavano continuamente automobili, il rumore di televisori e computer non si era ancora fatto assordante”.