Viareggio, nasce la consulta del terzo settore

10 luglio 2017 | 14:28
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Viareggio, nasce la consulta del terzo settore

Viareggio, tra i primi Comuni in Italia, si mette in linea con la nuova normativa sul terzo settore. Il consiglio comunale ha approvato oggi il regolamento della consulta che ha come obiettivo quello di favorire la partecipazione dei cittadini, singoli e associati, alla vita democratica della città. “La legge di riordino di questo settore è la 106 del 2016 – commenta l’assessore al welfare Gabriele Tomei -: i regolamenti attuativi sono del mese scorso. Noi abbiamo subito voluto costruire un luogo dove tutti i soggetti impegnati nel sociale potessero dialogare costruttivamente con l’amministrazione. Possono partecipare tutte le organizzazioni di terzo settore operative nel campo del welfare e dei servizi che ne facciano domanda – conclude l’assessore – e spero davvero che siano in molti e rappresentativi del nostro territorio”.

Quali funzioni? La Consulta raccoglie le proposte e le idee delle associazioni e dei cittadini, trasformandole in istanze verso l’amministrazione comunale; l’intervento e la partecipazione della Consulta comunale del terzo settore riguardano gli atti di programmazione, di indirizzo generale nonché quelli di attuazione e gestione degli obiettivi preposti, fermo restando l’autonomia delle associazioni. Gli interventi e la partecipazione si concretizzano attraverso: pareri, giudizi e proposte integrative. Ma anche la diffusione e divulgazione di informazioni e conoscenze su particolari temi e questioni, l’organizzazione di convegni, seminari ed incontri su determinate tematiche inerenti le tradizioni Popolari, la collaborazione con gli organismi scolastici per proporre attività parascolastiche ed extra scolastiche, non ultimo l’organizzazione di iniziative tese a favorire conoscenza e civile convivenza fra etnie diverse.
La Consulta è insediata dal sindaco o dall’assessore delegato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del regolamento e decade con la fine del mandato del sindaco. Sono organi della consulta l’assemblea e il presidente. L’assemblea è composta dai rappresentanti delle associazioni o altri soggetti che hanno presentato domanda per parteciparvi ed è stata accolta. Ad ogni riunione possono partecipare coloro la cui domanda è stata accolta entro il giorno precedente la convocazione. Il presidente della Consulta è il sindaco, che può delegare tale funzione ad un assessore o ad un consigliere.
Come funziona la Consulta? La Consulta ha sede al Palazzo Municipale. Le riunioni delle sedute dell’assemblea e delle commissioni di lavoro si svolgono presso locali messi a disposizione gratuitamente dall’amministrazione comunale. L’ufficio servizi sociali, per consentire il regolare svolgimento dell’attività della Consulta, provvede a compilare ed aggiornare l’elenco dei soggetti che fanno parte della Consulta, effettuare le convocazioni dell’assemblea con almeno 8 giorni di anticipo tramite posta elettronica; in caso di estrema urgenza il presidente può chiedere che la convocazione sia effettuata, anche telefonicamente, 48 ore prima della riunione.