M5S Viareggio: “Principino, basta con la svendita dei gioielli della città”

Dure la posizione del Movimento 5 stelle di Viareggio a seguito del consiglio comunale di ieri sulla vendita all’asta del Principino.
“Durante il Consiglio comunale di lunedì si è spento il faro della democrazia, il dialogo e la trasparenza necessarie in un comune in dissesto – si legge in una nota -. Si è assistito ad un Consiglio allineato dal fido collaboratore, braccio destro del sindaco, Alberici, all’assenza della presidenza ormai ridotta a semplice pianista per azionare o staccare i microfoni dei vari consiglieri di minoranza a propria discrezione. In questo arrogante balletto – dichiarano dal M5s – la giunta si è disinteressata a seconda di chi parlava e degli argomenti in discussione, usciva ed entrava dall’aula, in maniera maleducata e scostante, blindando decisioni ed evitando ogni democratico confronto. Il contesto si è palesato con un’atmosfera oscurantista che va oltre il dibattito politico”.
“Entrando nel dettaglio nelle mozioni bocciate, si è voluto affossare definitivamente la commissione patrimonio in maniera da togliere ogni dubbio, per chi cerca chiarezza, riguardo i colpevoli materiali del dissesto che pagheranno nei prossimi decenni i cittadini. La procura continuerà ad indagare, ma evidentemente la possibilità della prescrizione sulle responsabilità si fa sempre più probabile. Nel frattempo – prosegue il Movimento Cinque Stelle – si svendono i gioielli di famiglia come il Principino, venduto meno di una qualsiasi villa di Forte dei Marmi e presto la Porto Spa, con il sindaco che continua a fare annunci, senza intervenire su situazioni che lui stesso considera illegittime, con il risultato che ci indebitiamo ancora per 44 milioni. In questo quadro desolante, si aggiunge la delibera promossa dalla giunta con la svalutazione della società Sea Ambiente (5.102.730) e delle azioni (375,15 euro) rispetto al valore di 7.331.933 e dei 539,03 euro ad azione di soli pochi mesi fa, febbrario, che ratifica una spartizione di utili, nonostante il caos per il conferimento, la raccolta, lo stoccaggio e le tariffe che i cittadini faticano a pagare. Per una azienda partecipata una così alta distribuzione degli utili, priva di una programmazione, ogni attento utente, potrebbe maliziosamente pensare al motto dividi, spartisci, prendi la cassa e scappa“.
“Il Movimento 5 Stelle – concude lo stesso movimento – vuole sensibilizzare l’opinione pubblica che con questo atteggiamento abbiamo vissuto gli ultimi 20 anni con i risultati che sono purtroppo sotto occhi di tutti, sembra ormai consuetudine in questa città investire, svendere e giocare con le tasche dei cittadini fino a presentargli negli anni successivi i conti delle scelte fallimentari eppure, ancora oggi tutto ciò avviene sotto la luce del sole, anzi dei bianchissimi led, senza l’umiltà di una condivisione con le varie sensibilità che compongono il nostro tessuto sociale e politico”.