A Palazzo Mediceo i colori e le opere di Plinio Nomellini

13 luglio 2017 | 15:05
Share0
A Palazzo Mediceo i colori e le opere di Plinio Nomellini

I colori puri come veicolo di emozione e luce, accostati, mai mescolati, da pennellate brevi e regolari in cerca di una visione d’insieme. Sono pagine d’arte e di straordinario vissuto quelle del catalogo curato da Maschietto Editore che accompagna la mostra Plinio Nomellini, Dal Divisionismo al Simbolismo, verso la libertà del colore, in programma dal 13 luglio al 5 novembre al Palazzo Mediceo di Seravezza, già patrimonio dell’Unesco e cuore della Versilia.

Di questo viaggio per immagini, che recupera gli anni della formazione giovanile dell’autore toscano, prima accanto a Giovanni Fattori, poi al centro della bohème fiorentina alla Trattoria Volturno animata da Silvestro Lega, che racconta del periodo genovese e del ritorno in Versilia, il volume restituisce il medesimo ordine cronologico voluto in mostra dalla curatrice Nadia Marchioni, tra i massimi studiosi dell’artista (Livorno 1866 – Firenze 1943). Sono soprattutto i legami con i vecchi maestri, i giovani amici sperimentatori, il circolo di letterati italiani, a tracciare la rotta tra i vari registri narrativi e a condurre l’osservatore alla scoperta del “caposcuola dell’impressionismo artistico”. La geografia espressiva di Nomellini, che una serie di testi critici firmati da noti storici dell’arte contribuisce a rendere manifesta, ha nel dialogo con gli artisti e intellettuali dell’epoca la linfa creativa più importante: Fattori, Lega, Signorini, Kienerk, Müller, Pellizza da Volpedo, Torchi, e ancora Puccini, Pascoli, D’Annunzio e Deledda, il contesto culturale nel quale affonda il lirismo cromatico dell’autore è raccontato nel catalogo anche attraverso originali carteggi, articoli di giornale, versi poetici, illustrazioni, fotografie e disegni preparatori. Per quanto difficile sia stato ricomporre i passaggi tra i vari linguaggi – macchiaolo, naturalistico, divisionismo, simbolismo – il risultato è un volume capace di confrontarsi con un’epoca e le visioni culturali, politiche e sociali dei suoi protagonisti.
“Abbiamo puntato sulla qualità”, sottolinea il Sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella, “per questo abbiamo scelto di presentare nuovamente al pubblico Plinio Nomellini che, oltre a rappresentare una corrente artistica e un’epoca, racconta magnificamente il nostro territorio”. Il riferimento è a quel distretto culturale che Tarabella si è posto come obiettivo e, come per la pittura dell’artista toscano, è ancora da conoscere ed esplorare sotto ogni punto di vista.
Maschietto Editore si occupa da vent’anni di editoria d’arte a livello nazionale e internazionale, con pubblicazioni in italiano e in inglese. Realizza monografie artistiche, cataloghi di mostre, saggi di tema artistico, libri d’artista; ha collane dedicate a bambini, collane di iconologia, libri di narrativa e poesia. Un’attenzione particolare è rivolta all’arte, alla storia e alle innovazioni di Firenze e della Toscana, territori che custodiscono valori universali e sono quindi oggetto di un’attenzione internazionale.