
La città di Viareggio, grazie al lavoro e alla qualità delle sue biblioteche civiche (Guglielmo Marconi, Multimedia immaginaria dei ragazzi e Puccini), si fregia da oggi del titolo di “Città che legge”.
Un riconoscimento del Centro per il libro e la lettura, che nasce da un’iniziativa promossa dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo d’intesa con l’Anci, che intende valorizzare le amministrazioni comunali che svolgono con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio.
Per potersi fregiare del titolo di “Città che legge” un comune deve essere in possesso dei seguenti requisiti: l’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera in grado di mobilitare i lettori e di attivare i non lettori; la presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura; la presenza di una o più librerie sul territorio; l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni; la partecipazione dell’amministrazione comunale e/o di scuole, biblioteche, librerie, associazioni gravanti sul territorio comunale a uno dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura.
“Abbiamo partecipato al bando pubblicato nel dicembre 2016 – spiega l’assessore alla cultura Sandra Mei -: una commissione di tecnici e di addetti ai lavori, hanno valutato i premi, i concorsi, i progetti lettura, i laboratori didattici multimediali, le rassegne, i percorsi e i corsi offerti a bambini, docenti e famiglie, dalle nostre biblioteche civiche”.
“Il risultato è stato positivo – continua Mei – e Viareggio, pertanto, risulta tra le città italiane che riescono a fare della lettura uno strumento democratico, di inclusione, di benessere, individuale e sociale, ma anche di educazione permanente”.
“Buone letture aiutano la crescita intellettuale, sociale ed economica di una comunità – conclude -. Ringrazio il Centro per il libro e la lettura, e l’Anci, per l’iniziativa e tutto il personale delle nostre biblioteche civiche che ogni giorno si impegnano perché le nostre strutture possano offrire spazi e servizi di qualità. Questo riconoscimento non fa che certificare il merito di tanta passione”.