Arte ‘partecipata’ per il monumento all’attenzione di Stazzema

1 agosto 2017 | 11:14
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Arte ‘partecipata’ per il monumento all’attenzione di Stazzema

Sabato (5 agosto) alle 16,30 al museo storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema sarà presentato il progetto di opera d’arte Studio per Anna. Monumento all’attenzione, entrata nelle collezioni dello stato, prodotta dal piano per l’arte contemporanea 2016 del Mibact e concessa in comodato al museo. Si tratta di una xerografia e tecnica mista su carta velina, realizzata da Gianni Moretti che commenta così il suo lavoro: “Questo progetto nasce da una necessità: ricostruire, attraverso l’immaginazione, quello che la strage del 12 agosto 1944 ha distrutto”.

“Questo progetto – prosegue Moretti – ha origine da tre domande: che cos’è un monumento, come si fa a tenere vivo il ricordo e che diritto ho io di affrontare questo fatto storico. Vorrei realizzare un monumento che costruisca nella mente e nella memoria di coloro che lo osserveranno e agiranno un percorso dal giorno della morte di Anna fino a oggi, come a continuare un’esistenza distrutta nel nascere. Un monumento che diventi una forma di riparazione e ricostruzione di ciò che è stato interrotto, un modo per ‘ricordare la vita con la vita’, per usare le parole di James Young. Il monumento che immagini – spiega ancora l’artista – dovrebbe essere in grado di cambiare il proprio statuto, accompagnando l’osservatore da una posizione di osservazione a una di attenzione. L’attenzione è un processo cognitivo che richiede alcune condizioni specifiche, tra queste il fatto che il soggetto viva in uno stato di prossimità e di misurabilità con l’oggetto cui presta attenzione, senza che questo venga percepito come distante, pericoloso o fuori dalla propria scala”. Con la fine dell’estate inizierà l’installazione ambientale. Da settembre l’artista inizierà il lavoro preparatorio con le scuole di tutti i livelli dei Comuni di Stazzema, Camaiore, Pietrasanta e Viareggio. Da metà ottobre la realizzazione dell’opera lungo una delle mulattiere percorse del contingente militare nazista nel 1944. I primi 9mila elementi del monumento saranno collocati dall’artista insieme agli studenti e a tutta la cittadinanza. L’intervento continuerà nel tempo fino a raggiungere, a valle, la località di Val di Castello. L’intero percorso previsto sarà il frutto di una collaborazione con le comunità del territorio, coinvolgendo ogni singolo partecipante sia fisicamente sia attraverso la propria attenzione e immaginazione. Alla realizzazione dell’opera ha contribuito anche l’accademia delle belle arti di Bologna.