Rumore, multa ad un locale sulla passeggiata di Viareggio. Le precisazioni di Arpat

10 agosto 2017 | 13:36
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Rumore, multa ad un locale sulla passeggiata di Viareggio. Le precisazioni di Arpat

A seguito della sanzione amministrativa al proprietario del locale Fanatiko a Viareggio si sono ripresentate, come spesso succede nella stagione estiva, critiche in merito al problema dell’inquinamento acustico prodotto da esercizi commerciali in passeggiata a Viareggio.

Tutti i controlli del rumore svolti da Arpat mediante misurazioni fonometriche sono stati fatti su richiesta del Comune di Viareggio (polizia municipale e/o servizio ambiente), a seguito del ricevimento da parte del Comune stesso di esposti da parte di cittadini disturbati dal rumore prodotto dai locali in questione.
“La legge quadro sull’inquinamento acustico 447/95 – spiega Arpat – assegna al Comune i compiti del controllo del rispetto della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico, lo stesso ente adotta il regolamento acustico (oltre alla definizione del piano di classificazione acustica del territorio comunale, che contiene i livelli sonori che non possono essere superati di giorno o di notte nelle varie zone del territorio) nel quale, tra l’altro, vengono indicate le tipologie delle deroghe temporanee (ad esempio per specifiche manifestazioni/eventi/spettacoli) al suddetto regolamento che possono essere richieste”.
“Sempre il Comune – prosegue Arpat – ha il compito di rilasciare le autorizzazioni in deroga acquisendo il parere dell’azienda sanitaria territorialmente competente: nel caso in questione, il titolare dell’esercizio commerciale non aveva richiesto al Comune una autorizzazione in deroga per poter superare i limiti stabiliti dal Pcca. Il controllo fonometrico effettuato tra le 22,15 e le 23,45 nell’abitazione di un esponente, ha evidenziato valori di Leq del rumore ambientale di 64,0 e di 65,1 dB (A), rilevati a finestra aperta nell’abitazione, che avrebbero superato anche i limiti notturni autorizzabili in deroga, nella sola fascia oraria compresa tra le 22 e le 24 (non oltre), che sono, rispettivamente: minore di 60 dB (A), in ambiente esterno, ad 1 metro dalla facciata dell’edificio più vicino e più esposto e minore di 55 dB (A) negli ambienti interni – a finestre aperte ed alla distanza di 1 metro dalla finestra – dell’unità abitativa maggiormente esposta al rumore facente parte dell’edificio interessato dalle emissioni sonore”.