Al Pucciniano ultima recita per la Turandot di Signorini

Sarà l’ultima occasione domani (12 agosto) per emozionarsi sulle note di Nessun Dorma la popolare romanza del tenore che apre il terzo atto di Turandot di Puccini da tutti conosciuta come “vincerò” . Ad interpretarla sabato nell’ultima rappresentazione del nuovo allestimento di Turandot firmato da Alfonso Signorini torna il tenore franco tunisino Amadi Lagha, fra i più interessanti e promettenti tenori della scena operistica internazionale; artista generoso che nelle due precedenti recite a Torre del Lago ha generosamente concesso il bis del Nessun Dorma invocato dal pubblico che gremiva il gran teatro Giacomo Puccini.
Anche in Turandot, l’ultima opera composta dal Maestro e rimasta incompiuta, Puccini traccia i due modelli di donna cari al suo immaginario: la dolce Liù, (Angela De Lucia) che muore per amore e la crudele Turandot (Irina Rindzuner) che, prima di cedere a Calaf (Amadi Lagha), faceva decapitare gli uomini che aspiravano alla sua mano.
A mettere in scena l’incompiuta Pucciniana per il 63esimo Festival Puccini il Presidente della Fondazione Festival Pucciniano Alberto Veronesi ha chiamato il giornalista Alberto Signorini che ha scelto di focalizzare la sua regia sul personaggio della schiava Liù, che diventa centrale nella sua interpretazione perché è con il suo sentimento, con la forza del suo amore che Turandot si umanizza. Turandot nell’allestimento firmato da Carla Tolomeo per le scene e i bellissimi costumi di Fausto Puglisi e Leila Fteita torna in scena nel Gran Teatro di Puccini sabato 12 agosto: sul podio, il giovane direttore norvegese il maestro Vegard Nilsen. Nel ruolo di Timur Alessandro Guerzoni, i tre ministri saranno interpretati da Raffaele Raffio per la parte di Ping, Tiziano Barontini per quella di Pong e Ugo Tarquini per Pang. L’Imperatore Altoum sarà Nicola Pisaniello. Carmine Monaco D’Ambrosia (Un mandarino) Samuele Simoncini ( Principe di Persia) Anna Russo e Deborah Salvagno (le ancelle). Il Coro del Festival Puccini sarà diretto da Salvo Sgrò , mentre il Coro delle Voci bianche del Festival è diretto da Viviana Apicella. Il disegno luci è di Valerio Alfieri.