Commemorata la strage di Sant’Anna di Stazzema

12 agosto 2017 | 12:07
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Commemorata la strage di Sant’Anna di Stazzema

Commemorata oggi a Sant’Anna di Stazzema la strage di civili innocenti compiuta dai nazifascisti il 12 agosto del 1944. L’orazione ufficiale è stata tenuta dal senatore Andrea Marcucci, davanti ai massimi esponenti delle autorità civili e militari regionali e provinciali e a rappresentanti di tutti i Comuni.

“Dobbiamo dire – ha detto nel suo intervento il senatore Marcucci – che antifascismo è una parola moderna. Luzzatto diceva, dieci anni fa, che l’antifascismo è come un abito vecchio, da riporre in soffitta, un valore del passato. Non è così. Dobbiamo estendere le pene per apologia di fascismo, anche sul web. Punire la propaganda e l’apologia di fascismo non è liberticidio. Il fascismo non è tollerabile, il fascismo non è un opinione: è un reato, dal 1952”. “La memoria – ha detto – è un patrimonio che accomuna giovani e meno giovani, ed è un baluardo contro la retorica. La nostalgia del passato e la xenofobia si mescolano alla retorica: non possiamo rimanere indifferenti a quello che sta succedendo intorno a noi”. C’è, ha proseguito, “un clima di odio che trasuda dai social network, caccia agli stranieri, insulti ad Emanuele Fiano deridendolo per le sopracciglia, come a voler evidenziare la provenienza della sua famiglia: suo padre era un ebreo internato nei campi di concentramento. Dobbiamo investire sulla formazione dei ragazzi intensificando le visite a Sant’Anna e in luoghi come questo”.
Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona ribadisce invece l’impegno del Comune: “La nostra democrazia non è a rischio ma la guardia non deve essere abbassata. Abbiamo il dovere, col ministero della pubblica istruzione, di far sapere molto bene cosa fu il fascismo”, “è oltraggioso e di cattivo gusto vedere gadget con simboli fascisti venduti sulle bancarelle: offendono la memoria”.
“La memoria non è soltanto una dimensione personale ma una grande e decisiva questione politica che segna la storia di una comunità nel profondo, lasciando segni indelebili”. Così l’assessore regionale Vittorio Bugli, intervenendo stamani a Sant’Anna di Stazzema, nel 73esimo anniversario dell’eccidio avvenuto il 12 agosto del ’44, uno degli episodi più efferati del secondo conflitto mondiale.
“Ci troviamo in un luogo simbolo – ha detto Bugli – in cui si è concentrato tutto il dolore del Novecento”. “Oltre il commosso omaggio alle vittime – ha proseguito Bugli – oltre la testimonianza del dolore, dobbiamo rinnovare la promessa di impedire che le condizioni che resero possibili così tanti lutti si ripetano e tenere sempre a mente il monito di Primo Levi sul rischio che la storia torni anche sui propri passi peggiori”.
“Questa orrenda carneficina – ha quindi proseguito l’assessore- è uno degli episodi più feroci dell’estate del 1944 in territorio toscano. La nostra regione ha pagato un prezzo molto alto per la conquista della democrazia e della libertà; 4.461 le vittime degli eccidi nazifascisti, 658 i condannati dal tribunale speciale, un decimo di tutti i danni di guerra, centinaia di deportati. Sono 83 i Comuni toscani che tra il ’43 ed il ‘45 subirono l’offesa della violenza nazifascista con ben 281 stragi”.
“Oggi siamo in un momento particolare, dentro una congiuntura sociale ed economica che ci spinge ad allargare lo sguardo oltre le immagini raccapriccianti di questo eccidio feroce proprio per non venir meno all’impegno tante volte ripetuto di lavorare per la pace e per lo sviluppo del nostro Continente, facendone un modello di “potenza civile” nel campo dei diritti, del lavoro, della democrazia e della cittadinanza”.
“Per questo l’Europa non deve avere la paura di perdere la sua “identità” e i suoi valori. Perché i “nostri valori” sono quelli indicati nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà. L’Europa che dobbiamo difendere è questa: l’Europa che riconosce la dignità della persona come valore primario e che difende la libertà di espressione, di religione, di orientamento sessuale”.
“In un luogo come Sant’Anna di Stazzema e di fronte ad una rappresentazione così estesa ed esplicita del dolore e del male si può talvolta perdere la speranza . Perciò voglio riprendere le parole che Hannah Arendt – ha concluso l’assessore – ha messo alla fine del suo libro ‘Le origini del totalitarismo’ in cui scrive: ‘Ogni fine della storia contiene necessariamente un nuovo inizio. L’inizio è la capacità dell’uomo. Politicamente si identifica con la libertà umana. Questo inizio è in verità ogni uomo’”.
“L”eccidio di Sant’Anna di Stazzema è stato uno dei crimini più odiosi compiuti in Italia dal nazifascismo”. Lo ha detto il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri, sottolineando, in una nota, che “ricordare l’anniversario di quella strage è un tributo doveroso nei confronti della memoria delle vittime e un richiamo all” importanza di non perdere mai di vista i vostri valori democratici”.
“Valori – aggiunge – che partono da quel rispetto per la dignità di ogni persona che quella mattina di 73 anni fa è stata infangata da un crimine spaventoso che ancora oggi deve essere motivo di riflessione e cordoglio”. La mattina 12 agosto del 1944 – ricorda Ferri – oltre 560 persone furono uccise da fucilazioni di massa in questo piccolo centro della provincia di Lucca. “Nell’eccidio morirono anche centinaia di bambini per quella che è stata una delle pagine più buie dell”epoca”.
Enrico Pieri, uno dei sopravvissuti alla strage, ha ringraziato, durante il suo saluto, le tante persone presenti: “Veniamo qui e impegniamoci per un mondo di pace. Di memoria c’è bisogno”, ha detto. Alla cerimonia hanno presenziato molti giovani, anche tedeschi che hanno preso parte al Campo della Pace incontrando i superstiti. Un progetto sostenuto dal Comune di Stazzema e finanziato dal Land Baden-Wrttemberg. In loro rappresentanza Arbina Dika e Julian Kufferath hanno raccontato con emozione la loro esperienza e il contatto umano avuto coi superstiti: “Non ci siamo solo informati, qui ci siamo educati”, hanno detto.
Per la Repubblica Federale Tedesca c’era il ministro plenipotenziario dell”Ambasciata Irmgard Maria Fellner che ha annunciato nuovi finanziamenti tra cui il sostegno del governo tedesco, con il ministero degli esteri, alla stagione dell’Organo della Pace di S.Anna. Al termine è stata inaugurata la mostra Colori per la Pace con disegni realizzati da bambini di tutto il mondo visitabile al museo storico e all’ossario fino al 18 agosto. Sono stati emessi 12 rintocchi dalla campana della memoria, il cui suono si è propagato per tutta la vallata.

Il messaggio del presidente Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato in un messaggio la straordinaria gravità di quell'”atroce, disumano eccidio” ma anche la fortissima attualità che tuttora porta con sé “uno dei crimini più spaventosi della Seconda guerra mondiale”. “Quelle vite spezzate – afferma il presidente Mattarella – sono divenute simbolo di riscossa morale e civile” e “ci richiamano all”impegno per costruire una società di donne e uomini liberi, in cui prevalgano la solidarietà, la giustizia, l’uguaglianza dei diritti”. Bisogna, prosegue il Quirinale, “tenere viva la memoria, trasmettendo alle generazioni più giovani speranza di pace, ideali di libertà, valori di rispetto della dignità di ogni persona che quel 12 agosto di morte sembravano negati”. Mattarella ricorda “tra le centinaia di corpi bruciati e oltraggiati”, le vicende della “piccola Anna, uccisa a soli 20 giorni”, o degli “otto fratellini Tucci, sterminati accanto alla madre che implorava pietà”. Il ricordo della strage “rappresenta per tutti noi, per l’Italia e per l’Europa, per la Repubblica Federale Tedesca, una responsabilità comune: rendere sempre più forte la democrazia, conquistata al prezzo di tanto sangue e tanti sacrifici”, “un compito storico da assolvere”, “non dimenticando mai i valori comuni che fondano la civiltà del nostro continente e non consentendo agli egoismi e alle paure di prevalere sui doveri morali di solidarietà e di cooperazione tra gli Stati”.