La Lunga Marcia all’auditorium Caruso

14 agosto 2017 | 10:32
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La Lunga Marcia all’auditorium Caruso

Molti sono gli storici che hanno affermato che per capire la Cina di oggi occorre conoscere e capire la Lunga Marcia di Mao Zedong, di Lin Biao, di Deng Xiaoping e di altri condottieri che tra l’ottobre del 1934 e l’ottobre del 1935 costituirono l’Armata Rossa Cinese, poi chiamata Esercito di liberazione del Popolo, inizialmente per sfuggire al quinto accerchiamento dell’Esercito nazionalista del Kuomintong, ma successivamente per conquistare e liberare intere province cinesi dal giogo della dittatura comunista di Chiang Kai-Shek, e contemporaneamente dall’invasione del Giappone, che stava conquistando da sud molte parti della Cina. Questo esercito, che inizialmente contava oltre 200 mila soldati, arrivò dopo un anno ad essere composto da solo 4 mila unità, dopo aver conquistato 11 province, attraversato 24 grandi fiumi, scavalcato 18 montagne, percorsi circa 12.000 chilometri, seguendo i valori e gli ideali di libertà e fratellanza dei popoli. Mao Zedong ne diventò presto il leader indiscusso, per il suo pragmatismo e la sua capacità visionaria di realizzare il sogno cinese. E ci riuscì. La Fondazione Festival Pucciniano, nel’ambito della collaborazione con il Teatro Nazionale di Pechino propone mercoledì (16 agosto) alle 19 all’auditorium Enrico Caruso (ingresso libero) l’ascolto in prima italiana dell’opera.

Oggi siamo davanti ad un’altra sfida, certo di carattere completamente diverso, quella di tradurre in una opera musicale questa grande pagina epica della storia cinese. Per fare questo, gli autori, Lei Lei per le musiche e Hu Shaoxiang per il libretto, si sono concentrati su alcuni ritratti dei grandi comandanti che hanno reso possibile questa grande conquista, come Chen Longxiang, Shi Hu, Wang Yong, Old Guo e Miao Hua.
La Fondazione Festival Pucciniano, nel’ambito della collaborazione con il Teatro Nazionale di Pechino propone mercoledì 16 agosto (ore 19.00)- AUDITORIUM ENRICO CARUSO ingresso libero l’ascolto in prima italiana dell’opera. La grande orchestra, il coro e i solisti saranno diretti dal M° Yang Yang, uno dei più giovani e prestigiosi direttori cinesi, vincitore del prestigioso concorso Mitropoulos e attivo in patria ma anche all’estero, dirigendo le più blasonate orchestre europee.
China National Opera House di Pechino, il più grande teatro d’opera della Cina e del sud est asiatico. Nata nel 1952, la China National Opera House dipende direttamente dal Ministero della Cultura cinese, con la missione di portare in Cina il grande repertorio operistico occidentale e, ormai da diversi anni, riportandolo in occidente arricchito di una nuova ed originale veste interpretativa. In Italia ha già partecipato diverse volte a festival presso l’Auditorium di Roma e al Festival Pucciniano di Torre del Lago, eseguendo proprio opere del Maestro lucchese come Turandot e, quest’anno, Madama Butterfly.