Multa per il Carnevale Estivo, Arpat: “Santini non pagò la sanzione in forma ridotta”

18 agosto 2017 | 09:51
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Multa per il Carnevale Estivo, Arpat: “Santini non pagò la sanzione in forma ridotta”

Multa a Santini per il Carnevale Estivo di 4 anni fa, le precisazioni di Arpat: “Alessandro Santini – dice l’agenzia – rilascia dichiarazioni critiche nei confronti di Arpat, tacciata di “burocrazia”, lamentandosi di una multa notificatagli in questi giorni da parte del Comune, relativa ad un episodio di quattro anni fa per inquinamento acustico”. 

“Al signor Santini – spiega Arpat – in quanto legale rappresentante della Fondazione Carnevale di Viareggio, ARPAT ha notificato una sanzione amministrativa il 12 agosto 2013, in quanto il 27 luglio 2013, in occasione della serata curata dal dj David Guetta, era stato ampiamente superato il limite massimo di 60 dB (A) Leq (limite fissato dall’autorizzazione acustica rilasciata dal Comune) raggiungendo valori fino a 70,6 dB (A) Leq, misurati nell’abitazione del cittadino che aveva presentato un esposto. Come già recentemente richiamato, sempre per un altro episodio di inquinamento acustico che riguardava Viareggio, il rumore si misura con una scala logaritmica e quindi 10 dB (A) di differenza equivalgono ad un livello di rumore dieci volte superiore al limite stabilito dal Comune”.
“E’ bene ricordare che la normativa sull’inquinamento acustico – dice Arpat – è rivolta a tutelare la salute dei cittadini. Questo significa che quando si arriva a riscontrare violazioni importanti dei livelli sonori emessi, creando significativo disturbo, l’attività sanzionatoria non deve essere percepita come “ottusa pratica burocratica”, ma una necessaria azione di controllo a salvaguardia della salute delle persone. D’altra parte l’effettuazione – come prevede la normativa – da parte di chi vuole tenere manifestazioni – di valutazioni di impatto acustico effettuate da parte di tecnici competenti in acustica può permettere di individuare gli accorgimenti necessari per evitare il superamento dei limiti di rumore”.
“Riguardo ai tempi – conclude Arpat – evidentemente il signor Santini a suo tempo non ha provveduto a pagare la sanzione e neppure a ricorrere al TAR – come era nel suo diritto se non la riteneva appropriata. Come per qualsasi altra inadempienza (multe per infrazioni stradali, eccetera) non è che non pagando il tutto cade nell’oblio. Il Comune, ente competente in materia, ha continuato le doverose pratiche per la riscossione del credito nei confronti del signor Santini, fino ad arrivare all’ingiunzione ora notificatagli”.