
Offese pesantissime nei confronti del sindaco di Massarosa, Franco Mungai, all’indomani della manifestazione per la sicurezza in paese che ha fatto seguito alla violenza sessuale ai danni di una ragazzina in un’abitazione del centro. Su più muri di alcune abitazioni della città sono apparse scritte offensive della più varia natura: “Infame”, “Dimettiti”, “Pezzo di merda”. A cui si aggiunge anche una offesa che coinvolge anche la famiglia del sindaco: “Mungai infame – si legge – Almeno i neri ti violentassero la moglie, pezzo di merda”.
Si alza e diventa preoccupante il tono della polemica dopo i recenti botta e risposta fra maggioranza e opposizione sull’episodio. Mungai ha ricevuto l’immediata solidarietà da parte di diversi esponenti della classe politica versiliese e non solo.
Fra le condanne del gesto anche quella del sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni: “Il clima è esasperato e la situazione è diventata insostenibile. Il livello di tolleranza è finito anche per chi, fino a poco tempo fa, lo utilizzava come scudo. Ma quello che è successo non trova nessuna giustificazione. Le scritte contro Mungai sono un episodio vergognoso da cui mi dissocio come sindaco e come esponente del movimento di Forza Italia. L’ingiuria e l’offesa non sono mai una soluzione – spiega ancora – Ma la politica deve dare risposte perché i cittadini hanno paura e non si sentono più al sicuro”. “Il tema della sicurezza e quello dell’immigrazione – dice ancora Mallegni – vanno purtroppo di pari passo. Temi che sono stati presi sottogamba dai vari governi che si sono avvicendati. Oggi scoprono che le frontiere vanno chiuse e che bisogna pattugliare le coste libiche. E’ da tre anni che lo vado dicendo. Non ci sono giustificazioni per la politica che ha portato la comunità a guardare all’immigrato con gli occhi dell’invasore fuori controllo. L’errore è stato fatto a monte. Il risultato è questo: intolleranza e rabbia. Avrebbero dovuto mettere la navi davanti a Lampedusa già tre anni fa, ora che ce le ha messe il ministro Minniti, è un’azione giusta. Ma non ho mai visto nessuno dei sindaci del Pd della Versilia protestare perché costretti ad accogliere migranti quando hanno concittadini messi forse anche peggio”. “Tutto ciò, ripeto – conclude Mallegni – non giustifica ingiurie ed offese ne minacce”.
Solidarietà anche da Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini di Viareggio e Torre del Lago: “Solidarietà al sindaco Mungai per le frasi stupide ed offensive che sono state scritte ai danni suoi e della sua famiglia – scrive – Ribadiamo comunque la fermezza delle nostre posizioni politiche in tema di sicurezza ed accoglienza, espresse nel corso della manifestazione di venerdì scorso e del tutto distinte da quelle del Pd e della giunta di Massarosa”.
Questo il messaggio di solidarietà del sindaco di Seravezza, Riccardo Tarabella: “Esprimo a nome mio personale – dice – e della mia amministrazione la più fraterna solidarietà al collega Franco Mungai, sindaco di Massarosa, fatto oggetto in queste ore di un insensato quanto violento attacco sul piano personale e familiare. Ingiurie e minacce servono solo ad esasperare gli animi e ad acuire i problemi, non certo a risolverli. Impensabile poi che qualcuno pensi di ergersi a difensore della libertà e della sicurezza della comunità usando le armi della violenza, ancorché verbale. Mi auguro che tutti i cittadini di Massarosa e della Versilia facciano quadrato con i loro amministratori e con le istituzioni che essi rappresentano opponendo la forza del civismo, della solidarietà e della partecipazione democratica ad ogni tipo di sopruso e ad ogni tentativo di seminare odio”.
“Quanto accaduto a Massarosa non può passare inosservato. Le scritte offensive nei confronti del sindaco Franco Mungai e della sua famiglia sono un atto deplorevole, oltre che un atto vandalico – commenta il Pd Versilia – che non solo offendono una persona per bene che lavora e si impegna quotidianamente per la sua comunità ma, a nostro parere, risultano gravemente offensive per l’intera cittadinanza. Esprimiamo, dunque, piena solidarietà a Mungai e cogliamo l’occasione anche per ribadire la nostra stima nei suoi confronti e in quelli di tutta l’amministrazione comunale di Massarosa. Questo gesto non è solo un’espressione di grande idiozia umana ma è anche un pericoloso sintomo di un odio e una rabbia che, nonostante tutto, continueremo a combattere con la ragione, senza mai piegarci a chi ci vorrebbe altrettanto violenti e offensivi. Come Pd e Giovani Democratici Versilia, continueremo a chiedere e lavorare per la massima attenzione e la vigilanza continua affinché la Versilia sia sicura e perché quelle scritte minacciose siano le ultime. A Franco Mungai ribadiamo il nostro sostegno e la nostra vicinanza”.
Si accoda anche il Pd Viareggio: “La sicurezza è un problema di tutta la Versilia – scrive il partito cittadino – come il Pd di Viareggio ha evidenziato, organizzando lo scorso anno una manifestazione alla stazione di Viareggio, con amministratori, esponenti politici e delle forze dell’ordine. Ma la strumentalizzazione della condanna di un fatto gravissimo come uno stupro, a fini di propaganda politica, o peggio per dare voce a istanze razziste e xenofobe è inaccettabile in una società civile. Come sono inaccettabili gli insulti personali espressi dalla scritte apparse nel comune di Massarosa rivolti a Mungai, come da condannare sono i commenti ad una opinione personale espressa dal giornalista Pomella, oltre tutto in un profilo Facebook privato. Il Partito Democratico di Viareggio respinge nettamente queste modalità di espressione e pensa che il disagio dei cittadini di fronte ai problemi di sicurezza del territorio non si possa affrontare con toni beceri e modalità semplificatorie, ma con il dialogo, il confronto, la richiesta lecita di maggior controllo, la conciliazione, non sempre facile ma doverosa, tra accoglienza di chi fugge da situazioni disperate e rispetto delle esigenze del territorio stesso”.