Baldini (Mdc): “Del Ghingaro prosegue la politica di annunci e discorsi”

7 settembre 2017 | 10:19
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Baldini (Mdc): “Del Ghingaro prosegue la politica di annunci e discorsi”

“Del Ghingaro lungi dal “salvare la patria”, più che fare il sindaco sta facendo il liquidatore dei beni pubblici dei viareggini e dei torrelaghesi e di tante promesse fatte non ne mantiene una, limitandosi alla politica degli annunci e dei discorsi”. Così la pensa Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini di Viareggio e Torre del Lago.

“Usciremo dal dissesto – inizia l’elenco – entro l’anno aveva detto, bello sorridente, nel settembre 2015 a Villa Argentina di fronte al dottor Verde del ministero degli interni e, a due anni di distanza, siamo ancora qua, fra una variazione di bilancio e l’altra, che si rema in alto mare come il funzionario ministeriale aveva peraltro previsto. Porterò a Viareggio la rivoluzione della politica rifiuti zero e la città è invasa di sacchetti della spazzatura sulle terrazze dei condomini o alle porte delle abitazioni e delle attività senza che si sia visto alcun risparmio in bolletta. Risolverò il problema della sicurezza e del decoro perchè mi avvarrò di un super esperto come il dottor Manzo aveva detto durante i dibattiti di quelle settimane e la risposta in tema di sicurezza e degrado è sotto gli occhi di tutti, notevolmente più aggravata ed “arricchita” da una politica di accoglienza dei migranti decisamente spinta. L’asse di penetrazione, poi, è una barzelletta: annunciato per la fine 2015 in campagna elettorale e rilanciato per la fine 2016 nel febbraio dell’anno scorso, è stato di nuovo annunciato “urbi et orbi” proprio in questi giorni, a ridosso dell’asta per la Viareggio Porto”.
“Addirittura – prosegue Baldini –  malgrado la pessima prova che hanno dato di sè la Viareggio Patrimonio, la Versilia Centro Congressi e la Viareggio Porto, riguardo alle quali mi auguro che, prima possibile, si parli anche di responsabilità e non solo di svendita del loro patrimonio, c’è da aggiungere che non ha disdegnato metterne in piedi altre, come I Care che non funziona e che potrebbe presto seguire le orme di quelle precedenti. E’ vero, molti di coloro che hanno sostenuto Del Ghingaro si sono pentiti e se ne sono andati in un modo o nell’altro: basta pensare a Rossella Martina, a Stefano Pasquinucci, a Giuseppe De Stefano, a Roberto Maccioni, ad Alice Lepore e ad altri ancora che si sono accorti della fuffa. Altri stanno lì con il magone come Pietro Guardi e Chiara Consani che non si capisce come facciano a sopportare, ma sono rimasti “i marcucciani” che, pur nell’ombra. Non a caso lo sostennero e oggi si ritrovano tutti appassionatamente insieme a Del Ghingaro, a Rossi, a D’Alema, ad Articolo 1 ed alla battaglia “antifascista” dal vecchio sapore sessantottino, con buona pace di chi, a destra ed al centro, aveva creduto nelle capacità salvifiche dello “straniero”. Allora mi chiedo, Buon Vento? Direi proprio di no”.