Massarosa, Coluccini attacca: “Museo Massaciuccoli, così non va”

7 settembre 2017 | 15:37
Share0
Massarosa, Coluccini attacca: “Museo Massaciuccoli, così non va”

La chiusura del museo di Massaciuccoli Romana nella giornata di domenica scorsa viene definita una “pessima figuraccia di livello internazionale” da parte del consigliere comunale di Massarosa, Alberto Coluccini. “Altro che ‘disguido tecnico’ per la giornata Domenica al Museo promossa dal ministero dei beni culturali e e del turismo, dove i musei erano aperti ovunque tranne che a Massarosa”, esordisce. 

“Per risolvere il ‘disguido tecnico’ bastava che la consigliera Linda Frati mi mandasse un sms e il museo lo tenevo volentieri aperto io. Ben più difficile invece porre argine ai disastri catastrofici che la consigliera Frati e la sua giunta, veri professionisti del pressappochismo, fanno a Massarosa, perché – è l’opinione di Coluccini – senza cultura e senza turismo Massarosa muore. Il museo di Massaciuccoli Romana ha un proprio regolamento comunale dal 2007 – spiega – che la giunta di centrosinistra e la consigliera Frati pare non abbiano finora mai letto, mentre citano nei comunicati stampa strampalati delibere di giunta che conoscono solo loro ma non pubbliche e nemmeno comunicate ai consiglieri e che da come le raccontano inquietano. Quello che è certo è che il museo di Massaciuccoli Romana funzionava e bene fino a che non ci hanno messo mano. Ormai da quest’anno, cioè da quando hanno cominciato a volersene occupare e conseguentemente a creare guai, se va bene è aperto qualche oretta solo i fine settimana – prosegue il j’accuse di Coluccini – danneggiando non solo l’immagine del Comune ma anche le attivita di ristorazione e di ricezione turistica, mentre il regolamento comunale prevede un’apertura per un minimo di 24 ore settimanali medie e da concentrarsi nel periodo primavera/estate e festività, esattamente l’opposto di quanto stanno combinando. Dal comunicato stampa della consigliera Frati – argomenta ancora Coluccini – non si capisce se pur gratuitamente, a quale titolo i Fratres di Massaciuccoli abbiano gestito il museo in quest’ultimo periodo e a quale titolo lo dovrebbe gestire l’Ara, probabilmente questa giunta espone a gravi rischi e responsabilità importanti brava gente operosa pronta a dare una mano anche gratuitamente e la cosa è molto grave. A scanso di ogni equivoco comunque ringrazio entrambe le associazioni per quanto fanno per Massarosa. Infatti il regolamento è chiaro – continua Coluccini – e basta leggerlo: il responsabile del museo è solo il direttore scientifico, che deve essere un laureato in archeologia e che firma un verbale dettagliato con il sindaco di presa in consegna e uno di riconsegna alla fine del mandato ed è responsabile civilmente e penalmente e risponde nel caso di danni o furti al patrimionio del museo derivati da dolo, colpa e anche semplice negligenza mentre gli operatori museali che possono essere anche associazioni o cooperative dovrebbero svolgere funzioni di supporto e collaborazione all’attività del direttore del museo che possono operare tramite apposita convenzione con il Comune e sotto la direzione e responsabilità del direttore che non c’è più. Questa amministrazione di centrosinistra non ha rinnovato il direttore, che ha cosi dovuto trovare altro incarico di ripiego, si fa per dire, a Pietrasanta candidata a città della cultura e non ne ha nominato un altro e – prosegue Coluccini – anziché dare attuazione a quanto previsto dal proprio regolamento o, se ha idee diverse modificarlo, si avventura a casaccio in richieste di manifestazioni di interesse per l’assegnazione della gestione che non appaiono, cosi come le hanno impostate al momento, neanche possibili dal vigente regolamento. Comunque – conclude il consigliere di minoranza – al momento in attesa di riuscire a realizzare le loro idee sono riusciti a far passare lo status del museo da ‘quasi sempre aperto – funziona’ a ‘quasi sempre chiuso – non funziona’ e la pessima figura di domenica scorsa è stata solo palesare la punta dell’iceberg del caos amministrativo che sono capaci di arrecare anche dove tutto andava bene”.