Legge contro i simboli fascisti, Verona scrive a Grasso

Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona ha scritto al presidente del Senato Pietro Grasso per chiedere un sostegno per una rapida calendarizzazione del disegno di legge Fiano approvato dalla Camera nella seduta di ieri (12 settembre). Il sindaco ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione di una proposta di legge che mira a punire la propaganda del regime fascista e nazifascista con immagini e contenuti, vietando la produzione, la distribuzione, la diffusione e la vendita di beni mobili raffiguranti immagini o simboli del disciolto partito fascista con l’obiettivo di integrare la legge 20 giugno 1952, 645 che dà attuazione alla dodicesima disposizione transitoria della Costituzione che vieta la ricostituzione del dissolto Partito fascista.
“Quando inizierà la discussione – scrive il sindaco Maurizio Verona -, sarò presente in aula per vedere in faccia chi ancora oggi difende quei simboli che a Sant’Anna di Stazzema, ma in moltissimi luoghi d’Italia portarono morte ed orrore anche verso donne, vecchi e bambini e chi ancora riesce a parlare del fascismo come di una ideologia, dimenticando i pestaggi degli avversari politici, la guerra, gli eccidi, i crimini in Grecia, Albania, Jugoslavia e contro gli stessi italiani, i campi di concentramento. Il fascismo come la mafia sono cancri da estirpare, ma dobbiamo lavorare con umiltà con i giovani per far conoscere per poi farne cittadini consapevoli. Ringraziamo tutti i parlamentari che hanno deciso di sostenere la proposta dell’on. Emanuele Fiano contro scetticismi, incredibili ed antistoriche polemiche sul fascismo ancora una volta considerato una idea come un’altra e non un regime che soppresse le libertà di cui oggi godiamo e discriminò sulla base del pensiero, dell’opinione, della religione e di presunte differenze razziali. Di fronte al proliferare di simboli sventolati con orgoglio anche in luoghi dove si consumarono alcune delle più terribili stragi compiute dai nazisti – prosegue Verona -, sempre con la collaborazione dei fascisti, come è accaduto nei pressi di Vinca, di fronte all’avanzata di Forza Nuova o Casapound che minacciano e insultano anche i parroci che aiutano i migranti, come è accaduto nella mia Toscana, oggi è necessario un provvedimento legislativo chiaro. Sant’Anna di Stazzema – continua il sindaco -, è un luogo che cerca di parlare con i giovani perché innanzi tutto possano avere un contatto diretto con la storia, non quella dei libri, che talvolta viene riassunta in poche righe, ma con il linguaggio dei testimoni che ancora oggi, nonostante l’età continuano giornalmente la loro opera di diffusione dei fatti. Troppo poco si parla del fascismo e di cosa fu davvero: per questo è necessario che si addivenga, e sono certo che il presidente Grasso che già è venuto a Sant’Anna due anni or sono, ci sosterrà, ad una rapida calendarizzazione del provvedimento in modo che entro la legislatura si possa giungere alla sua approvazione definitiva che sarebbe una questione prioritaria”.