Forte, il sindaco: “Locali benvenuti purché rispettino le regole”

Il rapporto tra i gestori dei locali del lungo mare versiliese con i regolamenti comunali non è mai stato molto idilliaco: vuoi per i limiti imposti alla possibilità di fare musica fino a tardi, vuoi per l’occupazione del suolo pubblico, ed altro ancora. Dopo una serie di polemiche su questo tema innescate da Cesare e Matteo Caronni, gestori del ristorante 10, ad intervenire sulla vicenda è il sindaco di Forte dei marmi Bruno Murzi che puntualizza alcuni elementi a seguito delle rimostranze dei titolari del ristorante legate alle sanzioni ricevute durante l’estate da parte della polizia municipale.
“Innanzitutto le sanzioni eseguite non sono state venti, come sostengono i gestori, ma nove – sottolinea il primo cittadino – di cui sette per violazione dell’ordinanza per diffusione di musica dal vivo oltre l’orario consentito, e due per per occupazione abusiva del suolo pubblico con tavoli e sedie. Queste infrazioni sono avvenute nell’arco dell’intera estate e non c’è stato nessun ravvedimento nel comportamento dei titolari, contrariamente a quanto avvenuto per altri locali che, a seguito delle medesime sanzioni a loro contestate, hanno provveduto ad adeguarsi alle regole”.
In merito alla valutazione di Cesare e Matteo Caronni, gestori del ristorante 10 sull’opportunità di aprire un altro locale, il sindaco risponde: “L’amministrazione è ben felice che nuovi imprenditori vengano per aprire ristoranti o scelgano Forte dei Marmi per qualsiasi altra attività, perché questo è chiaramente lo scopo di una cittadina turistica. Però deve essere assolutamente chiaro che le regole stabilite devono essere rispettate, cosa che il ristorante 10, in questo periodo di tempo, non ha assolutamente fatto visto anche il numero di sanzioni che ha ricevuto a causa di un comportamento assolutamente difforme al regolamento”.
“Noi vogliamo ribadire che a Forte dei Marmi tutti possono lavorare – prosegue Murzi – e chi lo vuol fare nel rispetto delle regole, verrà certamente aiutato dall’amministrazione, nei limiti della assoluta legalità. Siamo disposti, qualora ce ne sia l’occorrenza, a rivedere in generale i regolamenti, ma non possiamo davvero accettare il discorso che chi paga una bottiglia di champagne 1000 euro ha diritto di fare qualsiasi cosa. Chi lo fa, si deve comunque adeguare alle normative del paese, altrimenti può scegliere un altro luogo dove comprarsela. Il rispetto delle regole deve esserci in ogni attività: sulla spiaggia, nei ristoranti, nei bar, nei comportamenti dei singoli. Vogliamo un paese dove la gente possa lavorare bene, dove abbia chance di guadagnare, di produrre, ma nello stesso tempo desideriamo un paese in cui vengano osservate le stesse regole in vigore per tutta la comunità. Nessuno ce l’ha con il ristorante 10, riteniamo però che i proprietari debbano fare una propria attenta riflessione per capire se Forte dei Marmi e le sue regole siano il posto giusto per la tipologia e la modalità di attività che intendono attuare”.