Coluccini: “Giunta incapace di valorizzare Massaciuccoli Romana”

19 settembre 2017 | 12:37
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Coluccini: “Giunta incapace di valorizzare Massaciuccoli Romana”

L’area archeologica Massaciuccoli Romana è un tesoro di Massarosa, un patrimonio culturale da preservare e di valenza economica da sfruttare in termini di marketing e per lo sviluppo turistico commerciale e che può rendere Massarosa famosa nel mondo. Potrebbe addirittura essere un brand. Ne è convinto Alberto Coluccini, consigliere comunale e capogruppo di Associazione civica Massarosa che lancia stoccate alla giunta di centro sinistra, a suo dire, non all’altezza di valorizzare un patrimonio del genere.

“È indubbio – sostiene Coluccini – che la giunta Pd&c, ormai nota come la peggiore della storia, non sia stata ne in grado ne all’altezza di valorizzarla e sfruttarla adeguatamente ed anzi sia riuscita in poco tempo ad inceppare un percorso virtuoso intrapreso già molti anni fa. Il secondo padiglione Lo Scavo, realizzato portando a compimento quanto programmato della precedente amministrazione, seppur costato di più è qualitativamente inferiore al primo, G. Lera. È emerso che abbia fin da subito manifestato alcuni problemi che non sono stati ne affrontati ne risolti in modo adeguato ma semplicemente taciuti e oscurati. Ha grosse lacune di fruibilità per i diversamente abili, che per una nuova realizzazione è inconcepibile. Seppure l’area del padiglione sia vasta e si presterebbe ad esporre opere e reperti ed ulteriormente valorizzabile anche con mostre, purtroppo risulta impossibile per le scelte progettuali compiute, alcune ‘alla meno’ e frettolose in corso d’opera. Tradotto in parole più semplici: non è stato progettato o realizzato con i requisiti minimi di sicurezza per poter tutelare opere e reperti facilmente amovibili”.
“Questi danni – prosegue il consigliere comunale – derivati evidentemente da scarsa capacità amministrativa sopratutto di ‘veduta’ sono permanenti e ormai ‘regalati’ dalla Giunta di centrosinistra alla cittadinanza di Massarosa. Il primo padiglione Lera, inaugurato nel 2007, tiene ancora abbastanza bene ma se proseguirà la scarsa o nulla manutenzione si corre il rischio che piccole infiltrazioni, note da tempo ed oggi facilmente risolvibili, diventino ingenti interventi non più affrontabili economicamente domani”.
“Quello che funzionava ed era un modello di efficenza – accusa Coluccini – era la gestione del museo e dell’area archeologica con una gestione innovativa e propositiva, presa ad esempio e modello da molti altri piccoli musei, svolta sotto la direzione scientifica e gli operatori museali del Gruppo archeologico massarosese. La peggior giunta capitanata dalla consigliera Linda Frati, anzichè partire dallo sfruttare questo punto di forza ed assumere la cabina di regia per lo sviluppo territoriale, creando sinergie con le attività economiche e programmare un piano di valorizzazione è invece partita dal voler metter mano a quello che già funzionava, riuscendo ad inceppare tutto, almeno per questa stagione turistica, ed a far danni anche sotto questo aspetto e risulta ignoto dove vogliano andare a parare. Di certo l’area archeologica, a parte il giorno dell’inaugurazione del secondo padiglione e quello personale della Consigliera Frati seppure con nefasti risultati, ha goduto di minor attenzione di quanta ne sia stata dedicata dagli esponenti dalla giunta Pd&c all’organizzazione della Festa dell’Unità del Partito Democratico”.
“Purtroppo è ormai palese – conclude Coluccini – dopo l’inopportuno intervento stampa del segretario politico comunale del Partito Democratico scagliatosi volgarmente contro il Gruppo Archeologico Massarosese per distogliere l’attenzione dagli errori della giunta e dei propri consiglieri, che per loro è ‘solo politica’ e che la ‘linea’ la traccia il segretario politico del partito Franco Cima, secondo la convenienza di propaganda politica. E gli amministratori comunali di maggioranza ‘eseguono’ senza confronto con gli amministratori di minoranza, come dovrebbe essere per sviluppare le migliori soluzioni nell’interesse di Massarosa”.