Pietrasanta, celebrato l’anniversario della liberazione

“I sacrifici dei nostri nonni e bisnonni devono essere serviti non solo a liberare il paese e la nostra città, Pietrasanta, ma deve servire perché quel sacrificio sia un esempio. La libertà di essere qui stamani è scontata, ma non è sempre stato così. La guerra è un errore. Lo è sempre. Ecco perché questa giornata è importante, soprattutto per i bambini, per i giovani: non dovete ripetere gli stessi errori. Noi confidiamo in voi che siete il nostro futuro”. Sono queste le parole del vice sindaco di Pietrasanta, Daniele Mazzoni in occasione delle celebrazioni del 73esimo anniversario della Liberazione che si sono tenute martedì (19 settembre), in piazza Statuto.
Mazzoni ha posto, insieme all’assessore del comune di Seravezza, Giacomo Genovesi, una corona al Monumento ai Caduti realizzato da Abele Jacopi e inaugurato il 14 giugno del 1925, memoriale di tutti i caduti in guerra. Presenti il vice presidente del consiglio comunale, Mimma Briganti, gli assessori, Simone Tartarini e Lora Santini, il consigliere comunale, Matteo Marcucci, il Capo di Gabinetto del Sindaco, Adamo Bernardi, le associazioni combattentistiche, l’Istituto Storico Lucchese ed un centinaio di studenti delle scuole elementari, medie cittadine e dell’Istituto d’Arte.
La cerimonia è stata l’occasione per riconsegnare, ufficialmente alla città, il monumento dopo l’intervento di restyling sostenuto dalla Fondazione cassa di risparmio di Lucca e la ricostruzione dell’arto mancante. Il restauro dell’arto è stato infatti possibile grazie alla testimonianza di un cittadino, Redento Giannecchini che ha portato alla scoperta di alcuni reperti indispensabili per ricreare, servendosi anche di materiale archivistico, documenti e fotografie, l’arto rimasto per anni un intricato e affascinante mistero. Il modello dell’arto è stato riprodotto dal restauratore Massimo Moretti e realizzato in marmo dallo scultore Massimo Galleni. L’intervento è stato interamente finanziato dalla Fondazione cassa di risparmio di Lucca e seguito dall’architetto Eugenia Bonatti.
“Riconsegniamo alla comunità – ha spiegato Mazzoni – un pezzo della sua storia così come era stato concepito dall’artista che lo ha creato. Anche questo era uno dei tanti obiettivi che ci eravamo prefissati. Con tenacia e curiosità siamo riusciti a riportare, al suo primo splendore, un’opera ed un monumento che per la nostra comunità ha un significato che attraversa tutte le generazioni”. La cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una corona d’alloro al Cippo dell’Osterietta con l’assessore Andrea Cosci, e al Monumento del Soldato Alleato con l’assessore Lora Santini.