Pietrasanta, nel 2017 1,6 milioni di euro per il welfare

19 settembre 2017 | 12:52
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Pietrasanta, nel 2017 1,6 milioni di euro per il welfare

Pietrasanta si conferma modello per il welfare sociale municipale a livello nazionale. Dall’amministrazione comunale fanno infatti sapere che sono stati 5 i milioni di euro stanziati in tre anni per il welfare municipale e per dare risposte ai quasi 3.000 residenti e famiglie che vivono in condizione di difficoltà o povertà. Con 300 mila euro in più per le sole annualità 2015 e 2016 con un balzo in avanti del 10% di risorse, e quasi 1,6 milioni di euro previsti per l’annualità in corso, è stato possibile attivare numerosi progetti di sostegno alle fasce più deboli come le borse lavoro, il fondo anti-crisi, la solidarietà alimentare, l’integrazione alle rette degli anziani, il ricovero dei minori, il codice rosa, gli affidi famigliari, i bonus energia fino ai contributi per associazioni e onlus che combattono la povertà e all’esenzione e riduzione della tassa sui rifiuti e dei servizi scolastici come mense e trasporti. Senza dimenticare l’Atelier della solidarietà.

“Nuova povertà, disoccupazione, disagio sociale: la nostra amministrazione – spiega Lora Santini, assessore al sociale e casa – ha cercato in questi due anni e mezzo di dare risposte a tutti coloro che hanno richiesto aiuto. Tremila persone, mediamente, si rivolgono ai nostri uffici. Abbiamo aumentato gli assegni di inserimento per dare risposte a padri e madri che avevano perso il lavoro con lo scopo di non farlo diventare un sussidio cronico ma un incentivo a rimettersi in corsa, attivato un fondo anti-crisi che ci ha permesso di aiutare chi non poteva pagare una bolletta del gas per esempio ma anche più risorse per esenzioni e riduzioni per i servizi alla scuola e rifiuti. Ci siamo riusciti senza aumentare le tasse ma semplicemente – spiega ancora – spostando l’attenzione laddove c’era un bisogno conclamato. Per facilitare l’accesso ai servizi abbiamo semplificato il regolamento e lo abbiamo reso più funzionale ed immediato”. Il comune di Pietrasanta è stato il primo a creare la scheda famiglia: una sorta di fotografia che consente agli operatori di avere sotto mano, sempre, gli interventi erogati su una persona o nucleo famigliare: “Prima di oggi un cittadino doveva rivolgersi ai servizi sociali, ufficio casa o ufficio scuola per ottenere i differenti contributi – spiega Santini –. Non c’era dialogo tra gli uffici. Questo strumento ci consente, in tempo reale, di gestire al meglio le risorse a disposizione e soprattutto di dirottarle nei confronti di quelle famiglie che ne hanno effettivamente bisogno”. Tornando ai numeri, l’amministrazione comunale ha speso in due anni, 2015 e 2016, 3,4 milioni di euro. “La nostra amministrazione – conclude l’assessora – è stata capace di affrontare i tagli del governo e della regione sui servizi sociali erogando più risorse e più servizi sostituendosi, in molti casi, a quello che avrebbero dovuto garantire gli enti superiori. Dobbiamo iniziare a guardare ai servizi sociali come un strumento per superare un momento di difficoltà e non uno status sociale. Il welfare municipale sta sorreggendo, quasi da solo, le comunità”.