Camaiore, corsi di italiano per stranieri in biblioteca

22 settembre 2017 | 11:41
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Camaiore, corsi di italiano per stranieri in biblioteca

Sono aperte le candidature per insegnanti volontari per i corsi di alfabetizzazione della lingua italiana per stranieri, che si svolgeranno nell’anno 2017/18 alla biblioteca Michele Rosi di Camaiore. Gli insegnanti dovranno essere diplomati o laureati in discipline umanistiche e opereranno a titolo gratuito, previo accertamento dei requisiti richiesti e formale accettazione dell’incarico. Per informazioni rivolgersi alla biblioteca comunale (tel 0584 986301).

Vista l’esperienza positiva maturata con i corsi di alfabetizzazione tenuti lo scorso anno, l’amministrazione comunale ha deciso di realizzarli anche per il 2017/18, per permettere soprattutto ai cittadini di Paesi extracomunitari che, in base alla durata ed alla qualità dell’esperienza scolastica vissuta nel proprio paese, possono iniziare un percorso di integrazione e acquisizione di competenze e conoscenze linguistiche della nostra Nazione.
Ieri (21 settembre), il sindaco Alessandro Del Dotto ha riconosciuto un attestato di merito alle insegnanti che si sono impegnate nell’anno 2016/17 a tenere il corso, con alunni provenienti sia dall’Asia che dall’Africa. La professoressa Margherita Paulillo, Liana Paladini, Maria Vittoria Papini, Sandra Francesconi ed Eleonora Cammilli hanno ricevuto i ringraziamenti dell’amministrazione comunale per aver messo a disposizione il loro tempo e le loro conoscenze per tutta la comunità camaiorese, aiutando nel difficile passo dell’integrazione persone che provengono da un’altra cultura e parlano un’altra lingua.
“Ringrazio le insegnanti – spiega il sindaco Del Dotto – che hanno donato parte del loro tempo libero per questo progetto di integrazione. Il corso di alfabetizzazione di italiano per stranieri ci restituisce anche un segnale di quanto le comunità non italiane tengano all’ingresso nel tessuto sociale camaiorese. La lingua è il primo veicolo di integrazione sociale e culturale, la cui mancata conoscenza può portare a episodi di fraintendimento e di isolamento, creando controversie tra gli abitanti dello stesso territorio. L’integrazione sociale passa obbligatoriamente dalla conoscenza linguistica e culturale: per questo crediamo fermamente in questo progetto”.