Viareggio Democratica: “Politiche ambientali, voltare pagina”

“Sulla gestione ambientale non si ripetano più le logiche del passato”. Lo dice Viareggio Democratica, andando all’attacco sulle politiche per la qualità del mare e la gestione dei rifiuti. “Mai come in questo primo periodo di nuovo governo cittadino – si spiega in una nota – si sono potuti apprezzare interventi di noti esponenti partitici già alla guida delle partecipate e dell’amministrazione comunale in precedenza, tutti volti a criticare ogni azione messa in campo a smuovere con il consueto successo l’ormai sedimentato caos gestionale della macchina amministrativa nella quale era e che ora finalmente sta già portando i sui frutti, percepibili da tutti. Mai come in questi ultimi pochi anni si è discettato tanto di mare pulito, raccolta differenziata e pulizia della città”.
“E allora parliamo di ambiente – prosegue Viareggio Democratica -: cominciamo dal mare e dall’acido peracetico che continua ad essere considerato dal comune capofila del progetto guidato dal sindaco Del Dotto la panacea ai mali derivanti dall’inquinamento: noi di Viareggio Democratica ribadiamo, ora che vengono chiesti anche i pagamenti dall’Università di Pisa che non esiste soluzione chimica possibile che cancelli definitivamente il flusso di colibatteri fecali a Mare e che non lasci strascichi e sulla costa. Ribadiamo che chi è pienamente convinto che queste politiche portino giovamento all’economica turistica della Versilia debba altrettanto convintamente assumersi tutti gli onori e gli oneri delle scelte imposte. Parliamo di rifiuti: la situazione di Sea ereditata era critica, cittadini completamente scollati dall’istituzione massima in materia di decoro urbano, operatori in balia di emergenze legate all’abbandono rifiuti ed alle riconferme dei contratti di lavoro, cittadini avviati al porta a porta come si getterebbe un bimbo che non sa nuotare in piscina”.
“Mai visti in piazza tecnici di Sea e responsabili della gestione a tastare il polso delle miriadi di situazioni da loro pensate e cagionate – va avanti Viareggio Democratica -. Mai visto il dirigente responsabile del servizio a rendersi conto che non basteranno probabilmente 100.000,00 euro all’anno per raccogliere e smaltire i rifiuti che sfuggono al servizio così come ereditato e che è necessario cambiare al più presto. Tutto questo ha comportato l’incremento del grado di evasione del tributo fino ai livelli record del 2015-2016: un cane che si morde la coda inevitabilmente e a cui solo con azioni mirate anche sulla riscossione coatta dell’evaso, si può pensare di agire. Paghiamo ritardi su ritardi, ma non per questo dobbiamo e possiamo permetterci il lusso di sbagliare anche noi per fretta e nessuno, soprattutto chi ha bloccato per quasi un anno, considerato il tempo per la ripartenza, la nostra nuova azione amministrativa, può arrogarsi il diritto di metterci furia. La cura di mali gravissimi che mai nessun ambito sovracomunale potrà mai risolvere per statuto e mission è cosa di primaria importanza e se da un lato, proprio le logiche legate all’incremento degli affari dei grandi impianti di smaltimento sovracomunali in mano alle Ato, ha finito per riempire Viareggio e tantissmi Comuni di rifiuti indifferenziati, dall’altro ricordiamo ancora una volta che Viareggio è dei viareggini come lo è la Sea. I rifiuti sono una risorsa per Legge dei Comuni stessi: mai alcun gestore sovracomunale dovrebbe e potrebbe riuscire ad imporre ai singoli Comuni delle scelte non condivise e addirittura non partorite dagli scranni dei consigli comunali e dunque dai cittadini. Non è solo questione di norme ed obblighi Costituzionali, ma anche gli esempi di aziende e consorzi come quello di Treviso, dimostrano come realtà societarie pubbliche di successo, si formano dal basso, sui territori e vengono sostenuti in modo trasversale solo per i meriti delle buone politiche gestionali. Questi sono esempi vincenti in cui Viareggio Democratica crede ed ha sempre creduto confermando in ogni occasione la fiducia al Sindaco Del Ghingaro al quale vogliamo dire che un giorno il tempo racconterà tutto ai posteri: è un grande chiacchierone e per parlare non aspetta neanche di essere interrogato”.