Viareggio, approvato il regolamento sugli immobili

30 ottobre 2017 | 17:46
Share0
Viareggio, approvato il regolamento sugli immobili

È stato approvato questo pomeriggio (30 ottobre) dal consiglio comunale di Viareggio, con 13 voti favorevoli su 16 presenti e 3 astenuti, il nuovo regolamento sugli immobili: un atto che disciplina la gestione dei beni di proprietà comunale, individuando requisiti, modalità, criteri di selezione e procedure per l’assegnazione a terzi oltre che i principi da seguire nelle dismissioni e alienazioni del patrimonio immobiliare di proprietà comunale.

Questi i principali elementi del nuovo regolamento: la durata delle concessioni è stata stabilita in quattro anni e il rinnovo delle stesse sarà sempre subordinato alla verifica dell’esatto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali e dell’inesistenza di debiti, sia di natura tributaria che non tributaria, del concessionario nei confronti del comune.
Tra i motivi di decadenza di una concessione ci sarà, fra le altre cose, il mancato pagamento del canone per due scadenze consecutive senza cause di giustificazione. Le forme di assegnazione possibili sono il contratto di locazione, di affitto o il comodato. Ci sarà inoltre uno sconto sul canone, che potrà arrivare anche fino al 70%, per gli enti senza fini di lucro. Queste assegnazioni potranno riguardare interi immobili, o loro porzioni, che dovranno essere utilizzati esclusivamente per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività istituzionalmente previste nei rispettivi statuti. Potranno essere individuati anche spazi comuni dove più associazioni, non necessariamente operanti nello stesso settore di intervento, utilizzeranno locali comuni per le loro attività. Regolarizzazione infine per tutti quegli immobili detenuto o occupati di fatto.
“Fino ad oggi il comune non aveva un regolamento di questo tipo – dichiara l’assessore Laura Servetti –. Gli immobili di proprietà comunale soggetti a regime demaniale e gli immobili classificati come appartenenti al patrimonio indisponibile devono essere utilizzati prioritariamente per il conseguimento delle finalità istituzionali del comune”. “I beni classificati come patrimonio disponibile e quelli non suscettibili di uso istituzionale, devono essere utilizzati al fine di garantire un’entrata economica – conclude -. E questo, a maggior ragione, in questa fase di dissesto”.