Una sonda su Mercurio, ricercatrice lucchese nel team

31 ottobre 2017 | 14:02
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Una sonda su Mercurio, ricercatrice lucchese nel team

La sonda Parker Solar Probe della Nasa sarà lanciata nello spazio fra luglio ed agosto 2018: esplorerà per la prima volta le regioni all’interno dell’orbita di Mercurio per svelare i misteri legati al riscaldamento della corona solare, lo strato più esterno dell’atmosfera del sole dove si registrano temperature di oltre un milione di gradi, e all’accelerazione del cosiddetto vento solare. Da cinque anni una giovane ricercatrice italiana lavora nel team del professor Marco Velli: si tratta di Anna Tenerani, 32 anni, nata a Pietrasanta.

“Il sole esercita la sua influenza tramite la corona solare e la sua estensione supersonica nello spazio interplanetario. Come questo vento di particelle venga generato è tutt’oggi oggetto di ricerca – spiega Anna Tenerani –. Il suo studio è alla base dello space weather, l’analisi di come l’attività solare funzioni e influenzi l’attività magnetica terrestre, come ad esempio le tempeste magnetiche. In particolare, attraverso la mia ricerca sto approfondendo come alcuni specifici fenomeni fisici di base possano influenzare non solo il riscaldamento della corona solare e l’accelerazione del vento solare, ma anche fenomeni energetici come i brillamenti solari e le tempeste magnetiche”.
Un lavoro che le ha permesso di essere finalista dell’Issnaf Award, il riconoscimento messo in palio dalla Italian Scientists and Scholars of North America Foundation che riunisce oltre 4 mila ricercatori e docenti italiani in Nord America. I vincitori saranno selezionati all’interno dell’evento annuale che si svolgerà martedì e mercoledì (7 e 8 novembre) all’Ambasciata italiana di Washington, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Come nasce la passione per la scienza, che si affianca a quella per il pianoforte, strumento con il quale la ricercatrice si è diplomata al conservatorio della Spezia? “A Massa Carrara ho frequentato il liceo linguistico, ma dopo la maturità ho capito di non essere appassionata allo studio delle materie umanistiche, mentre ero determinata a voler comprendere fenomeni per me tuttora affascinanti, come le aurore boreali e in generale la fisica dello spazio. Per questo mi sono iscritta alla facoltà di Fisica dell’Università di Pisa. Mi sono laureata con il massimo dei voti nel 2009 e una tesi sull’interazione tra vento solare e il plasma contenuto all’interno del campo magnetico terrestre. Ho poi proseguito i miei studi in Astrofisica conseguendo il dottorato avec la mention très honorable all’Université Pierre et Marie Curie di Parigi, in un programma di studio congiunto con l’ateneo di Pisa”.
L’arrivo negli Stati Uniti è datato 2012: “Sarei voluta venire negli Usa già prima – racconta l’astrofisica di origini versiliesi –. In quell’anno, sono riuscita ad ottenere un contratto di post doc al California Institute of Technology di Pasadena. Lavorando nel gruppo del professor Marco Velli, ho continuato sulla scia dei miei studi precedenti”.
“Certamente sento la mancanza dell’Italia e sarebbe bello avere maggiori opportunità di lavoro nel mio paese di origine – aggiunge Tenerani –. Ho anche tentato, senza successo, di rientrare tramite il programma Montalcini, un bando per i ricercatori all’estero. D’altra parte Parker Solar Probe rappresenta un’opportunità unica per la scienza dello spazio; la sonda presto ci trasmetterà dati da regioni dello spazio mai esplorate prima e continuare a fare ricerca negli Usa mi offrirebbe quindi l’opportunità di proseguire in questa bella avventura e di lavorare in quella che è una missione Nasa in tutto e per tutto”.