
No all’asse di penetrazione a sud dello stadio di Viareggio: il Movimento 5 Stelle ne è sempre più convinto. “Questa operazione, se portata a termine – osservano i pentastellati – rimarrà per sempre una ferita aperta nella città, un’opera inutile e irreversibile che pagheremo in termini di salute e benessere degli abitanti oltre che di vivibilità di un intero quartiere”.
Il M5S resta fermo sulle sue posizioni “biasimando chi, senza alcun tipo di condivisione con i cittadini, che solo a parole aveva promesso, ha preso la decisione di passare con l’asse di penetrazione a sud dello stadio stravolgendo l’assetto della zona in gran parte occupata dal parco naturale di Migliarino San Rossore”. “Spostare il traffico sull’asse non significa risolvere il problema – spiega Annamaria Pacilio, portavoce in consiglio comunale del M5S, riferendosi a una soluzione studiata dai pentastellati e da loro definita più economica e di basso impatto ambientale – la nostra idea è quella di utilizzare una viabilità alternativa da esplicitare attraverso la realizzazione di un circuito di sensi unici, la soppressione dei semafori a favore delle rotonde, l’utilizzo di navette elettriche, un progressivo decongestionamento dell’area attraverso l’estensione delle piste ciclabili, la creazione di aree pedonali alternate e un’efficace organizzazione di parcheggi che smaltiscano il traffico, la creazione di ztl e zone a velocità limitata”. La parola d’ordine dunque è “armonizzare, razionalizzare al posto di stravolgere, distruggere e cementificare”. “Vogliamo una città verde – continua Pacilio – sostenibile, a misura d’uomo, una Darsena rinnovata, ricca di attività diurne e notturne, vivibile per chi ci abita, e per chi a vario titolo la frequenta, con un porto che resti a ridosso di un’area verde finalmente valorizzata”. Per i 5 stelle è “difficile credere a chi dice di voler migliorare la situazione del traffico e quindi la condizione di chi abita nel quartiere aprendo un circuito automobilistico nella Darsena, sventrando parte consistente di un’area protetta e abbattendo case”. “Ci opporremo fermamente a progetti inutili, megalomani ed invasivi, come appunto quello relativo all’asse di penetrazione a sud dello stadio”, conclude Annamaria Pacilio.