Lazzerini (Pci): “Del Ghingaro dica cosa farà per emergenza abitativa”

6 novembre 2017 | 15:32
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Lazzerini (Pci): “Del Ghingaro dica cosa farà per emergenza abitativa”

L’emergenza abitativa a Viareggio è un tema molto serio che coinvolge oltre 200 cittadini. Una situazione divenuta critica a causa della situazione delicata di Viareggio Patrimonio. Per capire quali saranno le sorti degli immobili destinati all’emergenza abitativa e dei loro possibili inquilini, Isaliana Lazzerini rappresentante del Partito comunista italiano di Viareggio, ha chiesto un incontro urgente al sindaco Del Ghingaro.

“Il sindaco parla di concordato fallimentare, ma nessuno sa in cosa consista – afferma -. La politica vuole o non vuole salvare dal fallimento le case di emergenza abitativa e quelle a fitto calmierato? Abbiamo più volte detto e ripetuto che la vendita delle case di emergenza abitativa e quelle a fitto calmierato porterebbero ad un impoverimento del tessuto socio-economico della città di Viareggio. Un sindaco dovrebbe conoscere i bisogni dei suoi concittadini: la casa, il lavoro, il tasso di disoccupazione, la scuola, la sanità di ciascun nucleo familiare e, dal tutto, trarre le dovute conseguenze per farne un piano politico-programmatico. Bisognerebbe inoltre studiare per i creditori un percorso più veloce, concreto e attendibile di quello fallimentare, così da recuperare i beni pubblici del patrimonio immobiliare destinato all’ emergenza casa”.
“Se è vero – prosegue Lazzerini – che si vuol confermare l’ipotesi di un concordato a seguito del fallimento della Patrimonio, occorre definire e portare a termine un percorso con una trattativa utile per pareggiare i conti e non tirarla troppo per le lunghe, perchè questo crea amarezza e angoscia a tutti coloro che abitano nelle case di proprietà del comune realizzate per venire incontro, anche se in parte, alla problematica dell’abitare”.
“Tutti gli inquilini delle case gestite dall’ex-Patrimonio – conclude la rappresentante del Pci – sono assegnatari dopo una regolare graduatoria o un regolare contratto. La prima gara per le case sfitte, 12, di cui 8 all’ex-Tabarracci è stata rinviata di due mesi e per le case a fitto calmierato la scadenza è al 2019. Non vorremmo che un unico compratore, se i tempi si dovessero allungare, presentasse una offerta appetibile e tutto finisse nelle mani di privati lasciando per strada gli inquilini che ad oggi non sanno quale sarà la loro sorte. Invitiamo nuovamente la Regione a farsi avanti – conclude Lazzerini – e il sindaco a trovare adeguate soluzioni, perchè non sarebbe accettabile vedere 200 cittadini e più per strada”.