Vissi d’arte, vissi d’amore: si presenta il volume a Viareggio

Omaggio a Giacomo Puccini. Vissi d’Arte, vissi d’Amore è l’evento programmato per lunedì (13 novembre), alle 17, ingresso libero, alla biblioteca Guglielmo Marconi a Viareggio, in piazza Mazzini. Si tratta della presentazione della pubblicazione omonima (Editoriale Giorgio Mondadori), a cura di Lodovico Gierut e Marilena Cheli Tomei, dedicata alla memoria del celebre compositore e alle sue opere.
Il libro di 192 pagine, recante ampi saggi e oltre quattrocento immagini, oltre ad una accurata bibliografia, riguarda sia il Maestro, sia artisti che lo hanno frequentato soprattutto nel suo soggiorno a Torre del Lago (Ferruccio Pagni, Ludovico Tommasi, Guglielmo Amedeo Lori, Francesco Fanelli e altri), come autori che hanno firmato nel tempo scenografie torrelaghesi, quali Igor Mitoraj, Kan Yasuda, Folon, Ezio Frigerio, Franco Adami. Molte delle immagini relative a dipinti, disegni, sculture e fotografie, provenienti dalla Collezione del Comitato Gierut, sono state eseguite da quegli artisti, ben motivati e conoscitori dell’iter di Giacomo Puccini, con autonome interpretazioni de La Rondine, Turandot, Tosca, La Bohème, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Le Villi, Suor Angelica, Edgar, Il tabarro, Gianni Schicchi, La fanciulla del West. Se, da un lato, Marilena Cheli Tomei parlerà in modo approfondito dei rapporti di amicizia del celebre compositore, anche alla luce dei vari scambi epistolari ritrovati e conservati in archivio, con Giulio Ricordi, Pietro Mascagni, Alfredo Caselli, Carlo Paladini e altri, Lodovico Gierut darà spazio ai motivi personali ‘a monte’ del libro, comprese antecedenti mostre dedicate al lago di Massaciuccoli (da Massaciuccoli. Il lago degli artisti (Seravezza 2011) a Giacomo Puccini. La Musica e il Lago (Torre del Lago 2016) sino a quella ben nota del giugno-luglio 2017 nel Foyer del Gran Teatro Giacomo Puccini, sempre a Torre del Lago, che ha titolato la pubblicazione), la conoscenza e la sua frequentazione con Pietro Annigoni – che più di ogni altro artista ha interpretato il lago nel corso del Novecento –, con un’obbligata sosta di analisi critica sul folto gruppo di artisti operanti in loco dalla fine dell’Ottocento ad oggi. Il tutto verrà illustrato con l’esposizione di alcuni dipinti e la proiezione di numerose istantanee.