Comitati pro ospedale Versilia contro Neri: “Attendiamo scuse”

I comitati “sanità Versilia storica” e “Contro lo smantellamento dell’ospedale Versilia” replicano oggi (24 novembre) alle esternazioni di Ettore Neri nei loro confronti: “Con grande amarezza – affermano – abbiamo letto le parole di Ettore Neri e con altrettanto rammarico abbiamo atteso, invano, le sue scuse. Alcuni hanno affermato, con malcelato disincanto, che Ettore, quello di tanto tempo fa, quello che ancora non era divenuto il mero esecutore delle direttive di partito, imposte dalla Regione, non si sarebbe mai e poi mai schierato dalla parte sbagliata. Eccoci alla resa dei conti. Una sanità che da troppo tempo razionalizza sulla pelle dei cittadini è una sanità che non fa più i loro interessi e coloro che sono i primi della lista ad essere preposti al controllo, come per 10 lunghi anni lo è stato lei, da sindaco, dovrebbe innanzitutto chiedersi, con molta, molta umiltà se ha davvero fatto il possibile per contribuire a migliorarla. Per noi la risposta è “no”. Adesso possiamo dare la colpa a chi vogliamo ma, da uno che ha ricoperto la carica di sindaco e anche quella di presidente della società della salute, ci si aspettava qualcosa di più. E invece si permette di rivolgere pesanti offese a chi manifesta per vedere garantiti i propri diritti. Ma lei non crede che la salute sia un diritto fondamentale per il quale il cittadino ha pieno diritto di manifestare?”.
I comitati concludono il loro intervento affondando ulteriormente il colpo: “Forse l’unico, vero “conigliero” (in qualità di mero esecutore delle decisioni calate dall’alto), è stato proprio lei e non certo i cittadini facenti parte dei comitati. Qui, ognuno di noi, pur se con il proprio lavoro, la propria famiglia, i propri impegni, ha dedicato tempo e sostanze ad ascoltare, ogni giorno, le sacrosante proteste di coloro che accedono ai servizi sanitari (le ricordo che in uno solo dei nostri presidi, sono state raccolte ben 400 firme), ad informare i cittadini disillusi (quei cittadini che politici come lei hanno contribuito a disilludere) e a far si che quella disillusione non si trasformasse in indifferenza verso un sistema sanitario che si può cambiare”.