
Proseguono con successo alla Galleria d’arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani, gli appuntamenti della terza edizione di Over The Real – Festival Internazionale di Videoarte (fino a domenica 10 dicembre). Domani 8 (alle 18) sarà la volta dell’incontro con l’artista Maurizio Camerani dal titolo Maurizio Camerani: corpo cosa materia natura + Tempo, introdotto dal critico Massimo Marchetti, con la collaborazione di Mlb home gallery (Ferrara).
Maurizio Camerani nasce a Ferrara nel 1951 ed inizia la sua attività artistica al Centro Video Arte di Ferrara con Lola Bonora. Le opere video, prodotte fra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, lo vedono tra i primi e più espliciti assertori del video narrativo, lontano dalla sperimentazione formale, tecnologica o linguistica del decennio precedente.
Camerani è stato regolarmente presente a mostre di settore in Italia e all’estero, esponendo insieme ad artisti di fama mondiale come come Bill Viola e Nam June Paik. Tra i numerosi festival internazionali cui ha partecipato, si segnalano quello Locarno, dove ha ricevuto, nel 1991, il Gran Prix de la Ville de Locarno, TaorminaArte (1991), il Festival di Montreal (e quello di Berlino. Le videosculture che hanno caratterizzato gli anni ’80-’90 si collocano all’interno dell’orizzonte dell’arte minimale, giocano su primordiali rapporti spaziali, di segno e di senso, fra ciò che è dentro il monitor e ciò che è fuori, che lo contiene e lo delimita (come il titolo semplice e immediato in contrasto con la natura rarefatta e sofisticata del lavoro).
Nelle videosculture l’immagine video diventa complice di un gioco tautologico, come in Giardino italiano, Trave d’equilibrio, Vista dal basso degli anni Ottanta, oppure esplicita la forza, la violenza, la minaccia che il progetto dell’opera porta con sé, alla ricerca di un rapporto complice con lo spettatore, come in Addestramento, Difesa personale, e Soglia degli anni Novanta. Dagli anni 2000 inizia una sua personale riflessione sull’ombra come scarna riproduzione di un gesto o di un segno del proprio passaggio.
Espone ad Artel alla Galleria comunale d’Arte di Cagliari (1992), a Titanica alla Galleria d’arte moderna e contemporanea della Repubblica di S. Marino (1995), ad Aslab. I sensi del virtuale alla promotrice di Belle Arti di Torino (1995), alla XII quadriennale nazionale al Palazzo delle Esposizioni Roma (1996), a La Coscienza Luccicante a Palazzo delle Esposizioni di Roma (1998), a L’Arte Elettronica. Metamorfosi e Metafore al Palazzo dei Diamanti Ferrara (2001), a Glassway al Museo archeologico regionale di Aosta (2002), a Emergenze creative al Mar di Ravenna (2008), e alla 54esima Biennale di Venezia (2011). Ha esposto alla Mlb home gallery per la doppia personale insieme a Ketty Tagliatti Alchimie del segno e della materia. Omaggio a Mirò, nel 2008.
Ricordiamo che la manifestazione, organizzata dal Comune di Viareggio, ideata e curata da Maurizio Marco Tozzi e Lino Strangis, vede la proiezione di opere audiovisive di 35 artisti provenienti da tutto il mondo (Austria, Cina, Francia, Germania, Iran, Italia, Messico, Portogallo, Spagna, Svizzera, Thailandia, Ungheria, Usa) accompagnate da momenti di performance, installazioni interattive, workshop e talk.
Anche quest’anno il Festival è in collaborazione con figure di importante rilievo come Veronica D’Auria (Carma – Roma); Alessandra Arnò (Visual Container – Milano); Gabriel Soucheyre, (Videoformes – Clermont-Ferrand, Francia); Adonay Bermúdez (Spagna) e molti altri esperti del settore che animeranno questa terza edizione sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e da Emanuel Bertuccelli (Family Banker – Banca Mediolanum) e patrocinata dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna.