
La società della salute ha deliberato ieri (28 dicembre, ndr), alla presenza della Asl e dei Comuni di Camaiore, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema, il suo scioglimento e, quindi, l’inizio della sua fase liquidatoria a far data dal 01/01/2018, a seguito della volontà di recesso manifestata dai Comuni di Viareggio e Pietrasanta. I soci presenti hanno nominato il liquidatore del Consorzio nella persona di Riccardo Pardini il quale, con l’apporto ed il supporto del Direttore della zona distretto e dell’ufficio ragioneria dell’Asl, seguirà e gestirà tutta la fase di liquidazione fino all’ultimo adempimento di legge. La sds ha nel contempo evidenziato che per l’esercizio delle funzioni socio assistenziali la conferenza zonale dei sindaci sarà chiamata a scegliere tra la gestione associata con l’individuazione di un Comune capofila o tramite l’unione dei Comuni, così come previsto dalla legge regionale Toscana 68/2011.
“Dopo quasi otto anni di lavoro intenso – recita la nota diffusa oggi dalla presidente Simona Barsotti- la sds cessa le sue ordinarie funzioni che permettevano la programmazione e la gestione di attività afferenti la non autosufficienza e la diabilità pari a più di 8 milioni di risorse annue con un costo di funzionamento complessivo annuo di 271mila e 193,95 euro di cui una quota a carico dei Comuni pari a euro 194mial e 135 euro. Dal 2018 il sistema dovrà farsi carico di ulteriori costi derivanti dalla gestione liquidatoria per un totale di 60 milioni di euro, grazie alla riduzione del 65% del compenso proposta dall’assemblea ed accolta dal liquidatore rispetto ai compensi tabellari previsti per legge per detto incarico. Inoltre dovranno aggiungersi 35mila e 591,46 euro dovuti alla permanenza obbligatoria del collegio sindacale nonché di ulteriori 30mila euro di costi generali indiretti. A tali importi dovranno sommarsi quelli derivanti dalla gestione della convenzione socio sanitaria, al funzionamento dell’ufficio di piano nonchè quelli inerenti alla gestione delle funzioni socio assistenziali (derivanti dall’importo di circa euro 1 milione e mezzo di finanziamenti) fino ad oggi gestite da Sds. Si chiude così un paragrafo di storia fatto da persone che hanno fortemente creduto in un progetto, nuovo, stimolante ed ambizioso, mentre se ne apre un altro formato, ad oggi, da molti dubbi, perplessità ed incertezze, che, come tali, lasciano un’amarezza ulteriore per quanto non si sia voluto capire”.