“Il seduttore” in scena al teatro dell’Olivo

12 gennaio 2018 | 12:07
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“Il seduttore” in scena al teatro dell’Olivo

Quarto appuntamento con la stagione del teatro dell’Olivo con Il seduttore, scritta di Diego Fabbri per la regia Alessio Pizzach in scena giovedì (18 gennaio) alle 21. Sul palcoscenico volti noti al grande pubblico come Roberto Alpi, Laura Lattuada, Agnese Nano e Isabel Russinova.

Il seduttore è un’opera di Diego Fabbri scritta nel 1951 e appartenente al gruppo delle commedie, a differenza degli altri suoi scritti teatrali (circa quaranta) appartenenti a drammi religiosi, morali e della coscienza. Nel 1954 il regista Franco Rossi ne fece un film con protagonista Alberto Sordi. Eugenio (interpretato da Roberto Alpi), il seduttore del titolo, gestisce un’agenzia di viaggi ed è sposato con Norma (Isabel Russinova), ma intrattiene due relazioni extraconiugali: la prima con Wilma (Laura Lattuada), la seconda con Alina (Agnese Nano), segretaria presso l’agenzia. Tre donne, tre luoghi e tre modi di vivere una relazione sentimentale totalmente differenti. Norma è alla ricerca di un amore fedele, ma insegue qualcosa che ormai è finito; Wilma è impegnata in una guerra costante e radicale con Eugenio in cui carne e sensualità diventano privilegiato campo di battaglia; infi ne Alina, proiettata in un sogno di fuga dalla realtà, in un gioco di emozioni eccitante e leggero. Comprendiamo dal procedere della pièce che la storia di Eugenio “il seduttore” è legata, seppure indirettamente, alla perdita del figlio avuto da Norma, la cui presenza in scena è restituita dall’immagine di una bicicletta e dal suono ostinato del suo campanello. Da questa trama di tradimenti si dipana una serie di situazioni in cui Eugenio scivola ripetutamente tra Wilma, Alina e Norma, promettendo a ognuna amore sincero e viaggi lontani in geografi e a dir poco immaginarie. Con perfido cinismo fa in modo che le tre donne si incontrino in un caffè, imbastendo un gioco rocambolesco di equivoci e situazioni tragicomiche. Il tutto per divertirsi nel vederle parlare assieme, inconsapevoli, dello stesso uomo. L’epilogo è sorprendente…