Tuodì e Pam, cresce la preoccupazione per gli store di Viareggio

19 gennaio 2018 | 16:24
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Tuodì e Pam, cresce la preoccupazione per gli store di Viareggio

Resta incerto il futuro dei lavoratori e lavoratrici Tuodì Dico Io nella Piana e nella Valle del Serchio. L’azienda ha annunciato la cessione di circa 70 punti vendita. A destare particolare preoccupazione è la situazione del punto vendita di Viareggio, ancora chiuso. Non solo il Tuodì, a Viareggio cresce la preoccupazione anche intorno alla Pam: l’azienda ha annunciato 7 esuberi ed è pronta ai licenziamenti.

“Il gruppo Tuodì ha presentato il 13 dicembre 2017 il piano concordatario ed è in attesa di avere l’omologa da parte del tribunale – commenta Giovanni Sgrò di Uiltucs -, stimabile entro l’estate a seguito dell’assemblea dei creditori e della buona considerazione del progetto industriale. Sul nostro territorio la situazione più preoccupante riguarda Viareggio: il punto vendita è ancora chiuso e più passa il tempo e più la questione è critica. Nelle prossime settimane saranno riaperti 5 punti vendita tra i quali 3 ex Gimar Srl della Toscana. È stata annunciata la cessione di circa 70 punti vendita per il tramite di asta pubblica. Si tratta di punti vendita allocati su più regioni dalla Liguria, al Lazio e la finalità dell’operazione attiene alla necessità di creare liquidità a sostegno della continuità aziendale. Non sappiamo ancora – prosegue – se la Toscana sarà interessata. Relativamente alle retribuzioni non percepite dalle lavoratrici e dai lavoratori le stesse sono al vaglio del commissario giudiziale, tuttavia è credibile preventivare l’erogazione delle stesse a seguito dell’eventuale omologa del piano. Stiamo monitorando la situazione”.
Non solo il Tuodì, si diceva: anche la situazione della Pam a Viareggio è preoccupante: “Per i 29 lavoratori del supermercato della Pam di Viareggio – continua Giovanni Sgrò -, a poche centinaia di metri dal quale ha aperto un centro commerciale, si mette male. L’azienda ha annunciato 7 esuberi ed è pronta ai licenziamenti. Il personale è già passato da 112 a 29 lavoratori”.