Istruzione parentale, documentario a Bargecchia

20 gennaio 2018 | 09:33
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Istruzione parentale, documentario a Bargecchia

Niente compiti, niente voti, premi e punizioni. Nessun banco. Nessun autoritarismo. Si può diventare grandi così? Senza cadere in confitto con il “mondo reale”? Dopo il pluripremiato Unlearning, documentario che narra di come si puòvivere di solo baratto, arriva Figli della Libertà, domenica 28 gennaio alle 15,30 nei locali della ex scuola elementare di Bargecchia. Al termine della proiezione, alla presenza di uno degli autori del film Anna Polio, mamma ed insegnante di scuola tradizionale, si parlerà di educazione parentale o homeschooling e di come nasce in seno ad una famiglia una scelta di vita differente da quella tradizionale della scuola pubblica.

In Italia si stanno diffondendo esperienze di scuola parentale, grazie all’opportunità sancita dall’articolo 30 della nostra Costituzione: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”. Quindi ad essere obbligatoria non è la scuola ma l’istruzione. Diciamo che paradossalmente si potrebbe studiare da soli in “istruzione parentale” e quindi in totale libertà fino alle scuole superiori ed oltre. In Italia senza un diploma di maturità non si può accedere all’università, ma in altri paesi soprattutto in quelli anglofoni, la formazione degli homeschooler è considerata ai più alti livelli. L’École 42 di Parigi, scuola d’eccellenza per l’informatica, ad esempio, non richiede titoli d’accesso. Anche l’università di Harvard ha una corsia preferenziale di accesso per gli studenti homeschoolers.
Eppure anche in Italia, se quello che si cerca è la conoscenza e non il pezzo di carta, le strade ci sono: le lezioni universitarie (ovviamente nelle università statali) sono a libero accesso. Il progetto educativo della associazione Parlare Pace Onlus nasce nel 2013 ed ad oggi annovera 34 tra bambini e bambine in età tra i 3 e i 9 anni. Colonne portanti del progetto sono la  pedagogia della dottoressa Maria Montessori e la comunicazione empatica, in gergo non violenta, del dottor Marshall Rosenberg. “Non siamo contro la scuola pubblica, noi genitori operatori ed educatori siamo figli della scuola tradizionale”, sostiene Paola Francesconi, Ppesidente di Parlare Pace Onlus e responsabile del progetto educativo A scuola in libertà. “Crescendo ed approfondendo tematiche inerenti lo sviluppo naturale del bambino abbiamo scoperto che spesso quello che crediamo faccia di un bambino un adulto felice e dotato di auto-stima in realtà è un meccanismo “innaturale” e contro-producente allo sviluppo della mente stessa. Un bambino non è fatto per stare seduto otto ore al giorno, e nemmeno un adulto del resto. Quindi, cui prodest?”
L’associazione Parlare Pace Onlus, curatrice della rassegna cinematografica, referente del progetto educativo A scuola in libertà, sarà lieta di moderare il dibattito raccontando l’esperienza dei propri soci che hanno deciso di inserire i loro bambini e bambine in questo progetto.
I posti a sedere sono limitati, si consiglia la prenotazione (Lucia 339.6245746, anche WhatsApp). Contributo per la visione ed il dibattito 5 euro. Per ulteriori informazioni: puoi@parlarepace.it
e www.parlarepace.it. Facebook: Scuola in libertà