
Ha destato le ire del Movimento 5 Stelle di Viareggio l’annuncio del candidato Pd alla Camera nonché presidente della commissione regionale territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture Stefano Baccelli sullo sblocco delle risorse da parte del ministero per il progetto del “Tubone” del lago di Massaciuccoli (leggi). Un progetto che, a detta dei grillini, trasformerà il progetto del “tubone in un tubino”.
“Come al solito – si legge in una nota – dopo un estenuante percorso durato mesi, dove cittadini e amministrazioni locali si sono incontrati per discutere di ‘contratto di lago’, la politica autoconsideratasi ‘illuminata’ del Partito Democratico nella persona di Stefano Baccelli, candidato alla Camera dei Deputati, annuncia trionfalmente il materializzarsi delle risorse dal Ministero per fare qualcosa finalmente per la salvezza del nostro lago. Soprattutto si hanno soldi da spendere, almeno 10 milioni di denaro pubblico, per trasformare il progetto del tubone in un tubino. Che ormai non servisse quasi a niente una condotta di acqua di scarsa qualità dal Serchio al lago pensavamo che l’avessero capito ormai tutti, sembra invece che dovremo soffermarci a dare ulteriori spiegazioni”.
“Come MoVimento 5 Stelle – prosegue la nota – ribadiamo la nostra contrarietà a questo progetto, perché lo riteniamo l’ennesima spesa per un’opera inutile. La scorsa estate è bastato riattivare l’idrovora dimenticata di Avane, che sversa 250 litri di flusso al secondo e che può essere portata a 500 litri a costo quasi zero per dare un po’ di ossigeno alle acque stagnanti del lago. Il progetto ben evidenziato dai comitati ambientalisti della Versilia ha il nostro consenso, da tempo sulla riqualificazione del lago i comitati descrivono in maniera sintetica, esaustiva ed efficace già tutti gli interventi più urgenti da fare, a partire dalla messa in opera di acquedotti agro-industriali che sfruttino le acque reflue dei vari depuratori di Vecchiano, Massarosa e Viareggio, dal potenziando dei processi di fitodepurazione fino al riallagamento programmato dell’area di bonifica, dalla sperimentazione di microrganismi, efficaci per salvare la qualità delle acque superficiali fino alla bonifica delle aree più degradate, comprese le numerose discariche abusive che circondano l’area”.
“Come Movimento 5 Stelle – concludono i pentastellati – vorremmo che almeno questa volta la politica ascoltasse i cittadini e i tecnici più informati ed esperti, rispetto alle istituzioni preposte, perché da troppi anni esse si sono cullate nell’incuria rimbalzandosi responsabilità, invece di assumersele”.