
“Dopo la vicenda Ponsi, anche dal settore della Nautica viareggina arrivano segnali inquietanti per il futuro di tanti lavoratori. Come denunciato dalla Fiom Cgil infatti, sembra che la struttura produttiva a Viareggio di Azimut-Benetti, a seguito della scissione aziendale, verrà trasferita sempre più massicciamente a Livorno”. Esprime forte preoccupazione sulla situazione la lista Potere al Popolo.
“Nell’esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori di Azimut Benetti – si spiega in una nota -, vorremmo rimarcare che queste situazioni non accadono perché il padrone è cattivo, ma semplicemente perché le grandi società ormai rispondono solo alle logiche del libero mercato tanto caro a tutto il panorama politico di destra e di una falsa sinistra ormai succube degli interessi degli imprenditori e sono frutto anche della concertazione tanto cara ai sindacati confederali. Se non riportiamo a considerare i lavoratori prima di tutto persone invece che numeri e di conseguenza far prevalere le proprie esigenze rispetto a quelle delle direzioni aziendali sarà sempre un ripetersi di queste situazioni. Non vorremmo inoltre che questa vicenda venga strumentalizzata da chi vuole imporre a Viareggio un’opera inutile e dannosa come l’asse di penetrazione, con il ricatto dei posti di lavoro. È ora di uscire dalle logiche che contrappongono diritto all’ambiente e diritto al lavoro – sostiene Palp -. Oltretutto, è palese a nostro avviso come in questo caso l’asse sia solo un’opera speculativa che non avrebbe alcuna ricaduta occupazionale. Viene da chiedersi poi di quale lavoro stiamo parlando.: della giungla di appalti e sub-appalti in cui si è trasformata la nautica in questi anni? Di lavoro precario, sottopagato e senza adeguate misure di sicurezza come ormai è di norma a Viareggio? Sarebbe giunto il tempo a nostro avviso che le aziende, sempre pronte a chiedere finanziamenti e sostegni pubblici, offrano in cambio un reale sostegno ai territori in cui insistono, garantendo un lavoro giustamente retribuito e tutelato”.