Ercos Ponsi, Fiom: “No a dismissioni e licenziamenti”

31 gennaio 2018 | 13:49
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Ercos Ponsi, Fiom: “No a dismissioni e licenziamenti”

Secco no da parte della Fiom Cgil della provincia di Lucca alla dismissione e ai licenziamenti della Ercos Ponsi. Prosegue infatti la mobilitazione dei lavoratori dell’azienda di Massarosa, prolungata con altre 16 ore di sciopero, e che ieri (30 gennaio) ha ricevuto anche il sostegno delle amministrazioni comunali di Massarosa e Camaiore, oltre a due mozioni, proposte da Stefano Baccelli ed Elisa Montemagni, che hanno portato la questione anche in Consiglio regionale.
“Questa mattina in via dei Ghivizzani – ha sottolineato Mauro Rossi, segretario generale Fiom Cgil della provincia di Lucca – sono venuti a portare la loro solidarietà tanti ex colleghi ora in pensione, che sempre in passato hanno partecipato e contribuito alla vita sindacale all’interno della storica azienda di rubinetterie e questo è un segnale rilevante che fa capire l’importanza che questa azienda ha avuto non solo dal punto di vista occupazionale e produttivo ma anche per quello che ha saputo esprimere in termini di relazioni e sviluppo della coscienza sindacale”.

“L’assemblea riunita stamani davanti ai cancelli – ha spiegato Nicola Riva della Fiom Versilia – ha deciso altre 16 ore di sciopero, delle quali una parte sarà utilizzata il 9 febbraio, in occasione della convocazione alla sede di Assindustria a Lucca, giorno in cui inizierà la trattativa con l’azienda per scongiurare i licenziamenti”.
“Nell’incontro di ieri con gli amministratori del territorio – hanno spiegato le Rsu dell’azienda – abbiamo ribadito la necessità, per salvare l’occupazione, di rilanciare il marchio con nuovi prodotti capaci di aggredire nicchie di mercato oggi trascurate puntando sull’alta qualità piuttosto che sui grandi numeri, dove invece vincono i prodotti di basso prezzo e di importazione. Per fare questo, se necessario, servono risorse importanti ed un impegno che va sostenuto anche politicamente affinché non si disperdano le esperienze e il patrimonio industriale delle rubinetterie toscane della Ponsi. Mercoledì prossimo (7 febbraio) saremo in Regione Toscana e ripeteremo quelle che secondo noi sono le priorità utili per salvaguardare il lavoro e l’occupazione, certi di un riscontro positivo dimostrato dall’unanimità del voto sul futuro della Ponsi raccolto in Consiglio regionale. Si andrà quindi ad un confronto serrato con l’azienda per promuovere il rilancio e sventare una contrazione ulteriore dell’attività attraverso i licenziamenti o peggio ancora la chiusura dello stabilimento di Massarosa”.
Al presidio che si sta svolgendo davanti ai cancelli dell’azienda si sono aggiunte anche le Rsu di altre grandi aziende della lucchesia come la Kme di Fornaci di Barga, la Corghi di Pieve Fosciana, la Fabio Perini di Lucca e la Azimut Benetti di Viareggio. Presenti anche il consigliere regionale e candidato del Partito Democratico alla Camera Stefano Baccelli e il vice sindaco di Massarosa Damasco Rosi.